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Agnelli non ricorda Conte ma i 6 mesi di squalifica: “La squadra fu guidata dalla società”

Nel suo discorso agli azionisti Andrea Agnelli ha voluto ricordare i suoi 9 anni di presidenza. Ringraziando Allegri, mai citando Conte: “Nel 2012 per 6 mesi abbiamo condotto la squadra senza allenatore, squalificato nell’ambito scommesse: quale altra società lo avrebbe fatto? Ne siamo usciti più forti e compatti”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' tempo di bilanci in casa Juventus e i riscontri sono più che positivi per la società bianconera che ha visto un aumento di capitale e maggior investimento da parte del main sponsor Jeep. Nell'excursus sulla crescita della Juventus nei 9 anni sotto la sua presidenza, Andrea Agnelli ha fatto il punto della situazione che è tutto sommato positivo, non solo economicamente parlando ma anche a livello sportivo con gli otto titoli consecutivi vinti in Serie A.

Nove anni di successi e crescita

Il numero uno bianconero ha voluto ringraziare l'ex allenatore Massimiliano Allegri, il tecnico dell'ultimo quinquennio, ma nel suo discorso non ha mai nominato Antonio Conte, il condottiero del primo triennio che ha aperto le otto stagioni tricolori e che ha costruito l'attuale team che ancor oggi in Italia non ha eguali e in Europa gareggia con i più forti per la Champions League.

La squalifica di Conte

C'è però un riferimento all'attuale tecnico dell'Inter nel discorso all'assemblea degli azionisti un riferimento non certo positivo visto che è sulla squalifica inflitta dalla Figc per lo scandalo scommesse:  "Questi anni non sono stati privi di situazioni estremamente complesse, che non hanno fatto altro che forgiare ulteriormente il gruppo dirigente di questa Società. Come ad esempio per la gestione della prima squadra, senza l'allenatore in panchina per sei mesi, durante il calcio scommesse riguardante tesserati Juventus nel 2012.

Sei mesi senza allenatore, Società top

Effettivamente quel periodo fu uno dei più complessi della gestione Agnelli che si chiuse a riccio a difesa dei propri tesserati tra cui a suo tempo anche nei confronti dello stesso Conte. Oggi, a distanza di anni, il ricordo è ancora vivo ma anche la consapevolezza di esserne usciti più forti: "Spesso con Pavel e Fabio ci siamo domandati: quale altra società sarebbe stata in grado di gestire sei mesi senza il primo allenatore in panchina? Questo sicuramente ha forgiato il gruppo dirigente"

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