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Agnelli: “Guardiola alla Juventus? Un’eresia non pensarci”

Ai microfoni di ‘Tutti convocati’ su Radio24, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato presunto interesse dei bianconeri per Pep Guardiola, aprendo al manager catalano. Per quanto riguarda Maurizio Sarri invece, bilanci rinviati a fine stagione, anche se al momento filtra soddisfazione.
A cura di Marco Beltrami
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Andrea Agnelli a ruota libera ai microfoni di ‘Tutti convocati' su Radio24. Il presidente della Juventus che ha aperto alla prospettiva di giocare la supersfida contro l'Inter a porte chiuse, alla luce dell'emergenza legata al Coronavirus ha parlato anche di temi strettamente calcistici. Dal bilancio per i primi mesi di gestione Allegri, al presunto interesse per Guardiola, fino alle parole su Conte e Allegri. Il tutto parlando anche del percorso di crescita del club bianconero.

Allegri sulla nuova Juventus di Sarri e su Allegri

Massimiliano Allegri ha tracciato un bilancio dei primi mesi di gestione Sarri alla Juventus, dimostrandosi soddisfatto ma rimandando a fine stagione i giudizi definitivi: "Voto al primo semestre Juve? Ottimo, siamo primi in classifica e abbiamo superato da primi il girone di Champions. Io valuto la stagione alla fine, pensare di poter vincere a febbraio è sciocco, essere primi oggi è un buon punto di partenza. Chi vuol vincere non è allegriano, è juventino. Vincere è dogma juventino. Abbiamo vinto 8 scudetti, siamo in corsa per il 9 ma la statistica dice che non sarà sempre così, è la bontà delle idee da seguire". Nelle ultime settimane, alla luce di qualche risultato negativo di troppo e di prestazioni non all'altezza, si è tornato a parlare dei paragoni tra l'attuale mister e Allegri. Agnelli è tornato sulla scelta di salutare Max: "Resto amico di Allegri che ho incontrato anche la scorsa settimana, stima e affetto intatti. Le valutazioni sono state diverse e ci hanno portato a fare un cambio di guida tecnica, con la scelta di un tecnico con le caratteristiche di Sarri".

Guardiola alla Juventus, le parole di Agnelli

A proposito di tecnici, è stato accostato a più riprese alla Juventus Pep Guardiola, anche alla luce del caso City con l'esclusione per due anni dalle Coppe. Andrea Agnelli non nasconde la stima nei confronti del manager catalano che però ha ribadito in più di un'occasione la volontà di restare alla corte dei Citizens: "Guardiola? Eresia dire che non si pensa a Guardiola, oggi però va valutato il momento che vive, come ogni professionista. Se uno è felice dove sta difficilmente si muove".

Agnelli, Conte e la Lazio di Inzaghi

Perché la Juventus ha deciso di non puntare su Antonio Conte? Il presidente bianconero ha parlato così del suo ex tecnico: "Conte? Noi guardiamo chi prendere. Conte è una bandiera juventina, Conte è Juventus ha vinto la Champions con noi. Con Antonio il rapporto è cordiale e disteso, sono professionisti e lui ha scelto di provare a vincere con l'Inter". Dall'Inter alla Lazio, una battuta anche sull'altra concorrente scudetto: "Della Lazio temo la spensieratezza. Se riesce a traghettare marzo-aprile sarà per loro un grande vantaggio. Ovviamente, questa spensieratezza può diventare anche un boomerang nel caso di qualche risultato negativo, considerando che ormai la qualificazione Champions per la squadra di Inzaghi è quasi fatta. Lazio e Inter hanno due filosofie diverse e due rose diverse: l'Inter non ha questa spensieratezza, con Conte si è caricata dell'obbligo di vincere. Simone Inzaghi? Lui e Filippo li conosco da 30 anni. Sono due ragazzi perbene, con la Lazio Simone ha fatto un grande lavoro, bisognerà vedere quando avrà l'obbligo di vincere".

Agnelli risponde a Commisso con una battuta

Per quanto riguarda il Var Agnelli è favorevole alla tecnologia in campo: "Il Var mi piace, il tema è: ridurre al massimo la possibilità di errore". E a proposito delle polemiche post Juventus-Fiorentina, con le dichiarazioni al vetriolo di Commisso, il presidente della Juventus la prende con ironia: "Parole Commisso? Mi hanno fatto piacere, hanno fatto capire a Sarri cosa significa essere alla Juventus".

La crescita della Juventus secondo Agnelli. Il pensiero sul prossimo mercato

Agnelli ha parlato anche delle voci relative ad un possibile futuro italiano per Leo Messi. Una prospettiva che farebbe comodo a tutto il calcio italiano: "Se le prime 5 del campionato italiano avessero un campione come Messi sarebbe un bene per il calcio italiano. Il nostro problema è l'estero, l'appetibilità della Serie A all'estero". A proposito della crescita della Juventus Agnelli gonfia il petto: "Abbiamo consapevolezza piano presentato agli investitori sia da perseguire, abbiamo consapevolezza che sia il piano giusto per mantenere la Juve competitiva. Percorso di crescita della società fuori dal campo è un percorso che soddisfa la storia recente. Delta 200 milioni di fatturato con i top club europei, è lo stesso di quando sono arrivato alla presidenza della Juve con la crescita costante del club". Ambizioni anche sul mercato: "Una delle parti che più fa sognare il tifoso è il mercato, come mia prassi dico che le domande di #mercato sono da porre a chi di dovere, ai responsabili dell'area sportiva. Ci accostano i migliori giocatori al mondo, se guardo le speculazioni dell'intero anno dovremmo comprare 50 giocatori. L'area sportiva ne sceglie 25 per la stagione".

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