Agguato al bus della Juve: lancio di pietre, vetro rotto. Bombe carta in Curva, 11 feriti
La tensione registrata all'esterno dello stadio con l'agguato teso al pullman della Juventus ha avuto un seguito anche all'interno dell'impianto. Una bomba carta è esplosa sulle gradinate (la Curva Primavera) nel corso del primo tempo: undici gli spettatori rimasti feriti (come riferito da Sky Sport) in seguito allo scoppio. Lambiti dalle schegge dei sediolini deflagrati per la detonazione, hanno riportato escoriazioni e lesioni di varia natura. Un gruppo di sostenitori (sette in codice bianco, di cui gran parte già dimessi) sono stati medicati al Cto, mentre una ragazza, è stata ricoverata al Mauriziano con codice verde: le sue condizioni non sono preoccupanti ma è stata trattenuta a scopo precauzionale e tenuta sotto osservazione per le esalazioni di fumo.
Altri ancora sono stati costretti a ricorrere a cure mediche in altre strutture sanitarie oppure in loco. I primi scontri tra opposte fazioni si erano verificati intorno all'ora di pranzo, quando un gruppo di tifosi bianconeri è arrivato in corso Unione Sovietica, nei pressi dell'istituto Agnelli. L'intervento delle forze dell'ordine ha evitato il contatto tra i sostenitori.
Nel dopo gara il lancio di un'altra bomba carta
Il pomeriggio di follia è stato scandito anche da quanto accaduto al termine della partita: in campo i calciatori si abbracciavano dopo un match sempre in bilico e giocato in maniera intensa, sugli spalti si scatenava la rabbia ultrà. Un'altra bomba carta è stata lanciata dal settore riservato dai tifosi bianconeri sempre contro la Curva Primavera ancora occupata da un centinaio di sostenitori del Torino: tre di essi sono rimasti feriti, ma per fortuna non destano preoccupazioni.
Indagini in corso: 8 arresti, 15 denunciati
Le indagini da parte delle forze dell'ordine sono subito scattate: sono otto – almeno per il monento – i tifosi arrestati dalla polizia per il lancio di bombe carta, fumogeni; altri quindici risultano tra i denunciati per il lancio di sassi contro il pullman della Juve e per i disordini. In totale, finora, si tratta di poco più di 20 persone. La gravità dei Daspo già pronti, fa sapere la Questura di Torino, sarà amplificata dalla presenza di eventuali recidive.
L'agguato al pullman della Juventus
Un brutto episodio che ha fatto seguito a quanto verificatosi nell'immediata vigilia del derby tra la Juventus e il Torino. Il pullman a bordo del quale viaggiava squadra e staff tecnico dei bianconeri è stato preso di mira da facinorosi e divenuto bersaglio del lancio di pietre e bottiglie durante l'arrivo allo stadio ‘Olimpico'. Episodio avvenuto nei pressi dell'impianto che ospita le gare interne dei granata. Il bus non ha riportato danni particolari, eccezion fatta per un vetro rotto per il colpo ricevuto. Non si registrano feriti tra la squadra di Allegri ma solo un grande spavento per quanto accaduto a meno di un'ora dal fischio d'inizio del derby della Mole. Il big match contro la formazione di Ventura può essere decisivo per l'assegnazione in anticipo del quarto scudetto, considerato che un risultato positivo dei bianconeri e quello negativo da parte della Lazio servirebbe sul piatto d'argento l'ennesimo titolo tricolore, il primo dell'era Allegri.
Il comunicato del club: "Juventus Football Club condanna ogni forma di violenza sia essa proveniente dai propri tifosi o da quelli avversari ed esige pari trattamento nella valutazione di essi in sede di giustizia sportiva o di commento. I fatti odierni richiedono una profonda riflessione da parte del calcio, ma anche delle istituzioni e dei media, che di questo spettacolo sono protagonisti importanti".
Il disappunto dell'ad bianconero, Marotta. "Si è trattato di un atto di grave violenza, deplorevole e, a mio avviso, preventivabile – ha ammesso ai microfoni di Sky Sport il dirigente della Juventus, che attacca parte dell'informazione accusata di usare toni esaspseranti -. Tutto questo deriva anche da un certo tipo di linguaggio editoriale che viene utilizzato nei nostri confronti, tralasciando quelli che sono i nostri meriti sportivi. E' ovvio che la naturale conseguenza sia questa…". A cosa fa riferimento Marotta? E' lui stesso a spiegarlo. "Un articolo pubblicato da un autorevole quotidiano sportivo questa mattina ci descrive come ladri". Quanto alla partita, nessun commento sulle scelte di Allegri: "Il Toro è una squadra forte, i giocatori che ha scelto Allegri sono sicuramente meritevoli di indossare la maglia bianconera".
"Atto eversivo", così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha definito quanto accaduto a Torino. Il numero uno della Federcalcio chiede punizioni esemplari. "Buttare una bomba carta in una curva di uno stadio è un atto eversivo, oltre che premeditato. Ora per i responsabili ci vogliono sanzioni penali di massimo livello. Quello che è successo a Torino- ha aggiunto Tavecchio – è di una gravità inaudita. Ma è grave, esecrabile, anche quello che è accaduto tra tesserati a Bergamo: il campo e i suoi dintorni non sono un ring dove si possa dare vita a match di pugilato".
"Nessuna clemenza". Dura anche la presa di posizione del ministro degli Interni, Alfano: "Nessuna clemenza verso i nemici dello sport, quei teppisti che vorrebbero rovinare una passione, allontanando le famiglie, la gente, gli sportivi dagli stadi".