Aggrediti i giocatori della Sampdoria: Rispoli e Laczkó presi a pugni dai tifosi
Uova, pomodori, arance e non solo. Anche pugni verso i giocatori della Sampdoria contestati al loro rientro all’aeroporto Cristoforo Colombo dalla pesante sconfitta 4-2 rimediata sul campo della Nocerina, nel dodicesimo turno di Serie B. Vittime della rabbia violenta dei tifosi, a quanto emerge dai primi accertamenti, sarebbero stati il difensore Andrea Rispoli e il centrocampista ungherese Zsolt Laczkó.
Entrambi i giocatori sono stati colpiti da due pugni, ma è stato Rispoli ad avere la peggio, rimediando la rottura di un dente. Prima il coro “conigli, conigli”, poi spintoni, insulti, lanci d’uova e infine l’aggressione. La Digos sta visionando le telecamere di sicurezza dell'aeroporto Cristoforo Colombo per risalire agli aggressori. La società blucerchiata condanna con forza gli episodi: l’U.C. Sampdoria stigmatizza in maniera netta quanto avvenuto. Nessun risultato sportivo – si legge nel comunicato ufficiale – seppur fortemente negativo come la vergognosa prova offerta da tutta la squadra a Nocera, può giustificare un’azione pari a quella accaduta al rientro dalla Campania. La tifoseria blucerchiata, da sempre, si è contraddistinta per il fortissimo attaccamento ai colori e per il rispetto di tutte le componenti. Comprendiamo la frustrazione e il senso di impotenza dei nostri tifosi già duramente provati dai risultati sportivi della scorsa stagione, ma chiediamo a tutti di manifestare il proprio legittimo dissenso senza che questo trascenda in atti violenti”. Intanto la società concede fiducia limitata al tecnico Atzori (che per salvare la panchina deve battere domani sera il Crotone a Marassi), e alla squadra. I tifosi della Sampdoria, invece, la pazienza l’hanno perso, ma hanno anche passato il segno.