Agente Neto: “La Juve rispetti i patti altrimenti a gennaio chiederemo la cessione”
Le ultime dichiarazioni dell’Amministratore delegato della Juventus Marotta non sono state gradite dall’entourage di Neto. Il secondo portiere bianconero si è sentito svalutato dalle parole del dirigente che ha evidenziato la necessità della Vecchia Signora di trovare in futuro il successore di Gigi Buffon. “La Juve non avrà solo il problema di sostituire un portiere, ma il migliore della storia mondiale, con i suoi valori e la sua personalità. Noi stiamo guardando ai possibili eredi. La volontà di Gigi è di proseguire ancora e lo sta dimostrando anche in questa stagione”.
Inevitabile l’amarezza dell’estremo difensore brasiliano che sperava di trovare più spazio da titolare in futuro. L’agente di Neto, Stefano Castagna, ai microfoni di GazzaMercato ha fatto il punto della situazione senza troppi giri di parole: “Non erano questi i patti. Quando Neto ha scelto la Juve per venire a Torino gli era stato indicato un percorso di crescita ben definito. Se davvero questo è il pensiero dei campioni d’Italia allora servirà trovare una soluzione. Quale? Già in estate Neto aveva chiesto di poter andare a giocare, ma la società gli ha chiesto di restare come vice Buffon. Lui si è messo al servizio del club, ma visti suoi obiettivi anche con la nazionale brasiliana credo che ci siano tutti i presupposti perché già a gennaio si cerci per lui una sistemazione”.
Neto approdato alla Juve a parametro zero nell’estate 2015, è stato accostato a numerosi club italiani e non. Uno di questi è stato il Napoli che aveva individuato in lui, uno dei possibili vice-Reina. Alla fine però l’ex Fiorentina ha sempre deciso di proseguire in bianconero, con la speranza di giocare qualche partita in più oltre alla Coppa Italia, e magari in futuro giocarsi le sue chance per il dopo Buffon.
Le parole di Marotta però sembrano escludere questa ipotesi per Castagna che chiede chiarezza ai vertici bianconeri: “Neto ha certamente sposato la Juve perché lo considera un club al top, perciò andrebbe via a malincuore. Ma a questo punto serve sedersi intorno a un tavolo per chiarire tutto. Per il bene della Juve ma anche per tutelare un professionista apprezzato in tutta Europa e con tutta la carriera davanti”. In conclusione un avvertimento, per tutelare il classe 1989 che a giudizio di Castagna ha le carte in regola per considerarsi già un numero uno: “La Juve non può giocare con la carriera di un giocatore cosi forte che tutta Europa voleva. Il ragazzo è già un numero uno e lo vuole essere per tutta la sua carriera”.
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