Adieu Chelsea: Di Maria e Ibrahimovic gelano lo Stamford Bridge
Parigi esulta: il Paris Saint-Germain di Ibrahimovic e Di Maria è ai quarti di finale. Dopo il 2-1 del Parco dei Principi, c'era un po' di apprensione in casa francese per il ritorno nell'infuocato Stamford Bridge. A scacciare la paura ci hanno pensato gli uomini più rappresentativi del Psg che, senza il supporto di Cavani (inizialmente rimasto in panchina), hanno fatto a pezzi una squadra che ci ha provato solo con l'orgoglio e la forza dei nervi. Nella sua stagione più nera, il Chelsea saluta così anche l'Europa (dopo la Premier League) e s'inchina ai transalpini: cresciuti negli ultimi mesi dal punto di vista tecnico e caratteriale. O novanta minuti di Londra riportano, dunque, in primo piano la classe di Di Maria (troppo frettolosamente ceduto dallo United) e la voglia di vincere di "sua maestà" Ibrahimovic: diventato ormai fondamentale e insostituibile per l'attacco parigino.
Diego Costa tiene su il Chelsea
Il primo quarto d'ora allo Stamford Bridge è stato letteralmente dominato dal Paris Saint-Germain. La squadra di Laurent Blanc è scesa in campo con personalità e convinzione, sorprendendo il Chelsea e trovando meritatamente il vantaggio al 15esimo, quando Ibrahimovic ha tagliato in due l'area inglese e servito a Rabiot la palla dell'1-0. Scosso dallo svantaggio, l'undici londinese ha cominciato a fare sul serio e a rispondere ai colpi dei transalpini. Il pareggio è così arrivato al 26esimo, grazie a Diego Costa che dopo aver scherzato Thiago Silva ha ritrovato il gol in Champions League, dopo l'unica gioia provata (contro il Maccabi Tel Aviv) in 15 presenze europee. Dopo un colpo di testa di Ibrahimovic, parato senza problemi da Courtois, il Chelsea ha continuato a premere sull'acceleratore e trovato tre buone occasioni per la rete del vantaggio: prima con Fabregas, poi con Hazard ed infine con un indiavolato Diego Costa che ha costretto Trapp ad una respinta corta, sulla quale Marquinhos è stato bravo ad arrivare e disinnescare.
Il graffio di Ibra
La metamorfosi del Chelsea (inizialmente inguardabile, poi devastante) si è vista anche ad inizio ripresa quando si è giocato quasi esclusivamente nella metà campo francese. Con il miraggio di arrivare almeno ai supplementari, la formazione di Hiddink ha accerchiato il Psg e riequilibrato la percentuale dedicata al possesso palla. Al 65esimo, dopo l'uscita di Diego Costa per infortunio, doppio miracolo di Trapp che ha evitato il gol dei londinesi prima su Willian e poi su Hazard. Un Chelsea arrembante che, però, non aveva fatto i conti con la serata di grazia di Di Maria e con il "killer istinct" di Ibrahimovic che, su assist dell'argentino, ha freddato Courtois per il nuovo sorpasso parigino. Ormai vicino al passaggio del turno, il Psg ha sfiorato il terzo gol ancora con Di Maria: uscito poi a otto minuti dal termine, per far entrare Cavani. Il "torello" finale del Psg ha poi accompagnato la gara fino al novantesimo, quando il triplice fischio dell'arbitro ha dato il via alla festa dei tifosi francesi sugli spalti.
Sorride anche il Benfica
Giocato prima della sfida dello Stamford Bridge, il ritorno tra lo Zenit San Pietroburgo ed il Benfica ha emesso il primo verdetto della serata di Champions League. A passare ai quarti di finale è stato l'undici lusitano che, dopo aver vinto 1-0 in casa, è riuscito nell'impresa di resistere all'assalto russo del uomini di Villas-Boas e di rimontare il gol di Hulk: arrivato al 69′ grazie ad un colpo di testa letale. Nonostante i molti problemi di formazione e lo svantaggio, il Benfica ha ribaltato l'inerzia del match e trovare il pareggio a cinque minuti dal termine. Con lo Zenit ormai eliminato, i portoghesi hanno chiuso al meglio la loro serata di gloria anche con il gol del 2-1 finale, siglato da Talisca.