Acerbi il tumore è tornato
I sospetti purtroppo sono stati confermati. Francesco Acerbi, che una decina di giorni fa era stato trovato positivo ad un controllo antidoping, dopo degli esami effettuati ha scoperto di avere una recidiva linfonodale della neoplasia che già aveva portato sotto i ferri il calciatore lo scorso luglio. Acerbi ha già iniziato le cure a Milano. Il difensore del Sassuolo, inoltre, ha fatto sapere di non voler effettuare le controanalisi ed ha chiesto al suo legale, l’Avv. Grassani di fare appello contro la sospensione inflittagli dalla Procura Antidoping.
Il comunicato del Sassuolo – “Il Sassuolo Calcio, a seguito della relazione medica presentata dal proprio staff sanitario e ottenuto il consenso del giocatore Francesco Acerbi, comunica che gli accertamenti clinici laboratoristici eseguiti negli ultimi giorni presso l’Ospedale di Sassuolo hanno evidenziato la comparsa di una recidiva linfonondale della neoplasia trattata chirurgicamente lo scorso mese di luglio, patologia a cui va ricondotta la presenza urinaria di Gonadotropina Corionica riscontrata al recente controllo antidoping. Dopo ulteriore consulenza con l’Istituto Nazionale Tumori Milano nella persona del Prof. Roberto Salvioni, è stato definito il protocollo delle terapie farmacologiche antitumorali a cui il giocatore si sottoporrà nei prossimi giorni. Per ciò che riguarda il procedimento in corso con la Procura Antidoping si precisa che il giocatore, di comune accordo con la Società, ha rifiutato le controanalisi dando mandato al proprio legale Avv. Mattia Grassanni di proporre appello al TNA avverso la sospensione dell’atleta disposta dalla Procura Antidoping venerdì scorso.”