Abdelhak ‘Appie’ Nouri s’è svegliato dal coma dopo un anno
Abdelhak ‘Appie' Nouri ha aperto gli occhi e s'è riaffacciato sul mondo dopo oltre un anno di coma. Ha riconosciuto i familiari che erano accanto a lui e fatto un cenno d'intesa con la testa. Un battito di sopracciglia e quello stato di sonno profondo è stato spazzato via come raccontato dal fratello, Abderrahim, che ha confermato come il 5 agosto scorso l'ex talento dell'Ajax si sia finalmente svegliato. "Dal punto di vista neurologico le sue condizioni sono sicuramente migliorate rispetto a qualche mese fa – ha ammesso il fratelli -. Muove solo la testa. A volte lo alzano dal letto e lo spostano su una sedia a rotelle. Per adesso riesce a comunicare coi gesti".
Perché Nouri era finito in coma. Successe tutto un anno fa, quando a luglio del 2017 il centrocampista – oggi 21enne – accusò un malore per un'aritmia cardiaca durante l'amichevole tra Ajax e Werder Brema. Nouri cadde sul terreno di gioco privo di sensi: venne subito soccorso con il defibrillatore e poi trasportato all'ospedale di Innsbruck in elicottero e sottoposto a terapia intensiva. Il calvario proseguì dopo: trasportato ad Amsterdam, una volta risvegliato dal coma i medici comunicarono alla famiglia che il ragazzo aveva riportato un danno cerebrale grave e permanente.
Il numero 34 come simbolo. La vicenda capitata a Nouri ha scosso molti compagni di squadra e giocatori dell'Ajax. Justin Kluivert, ex compagno di squadra e oggi alla Roma, ha chiesto di poter indossare la maglia numero 34 in giallorosso. Lo stesso che Nouri aveva scelto coi ‘lancieri'. Per la stessa motivazione, Younes, ha voluto che fosse la 34 anche la sua casacca al Napoli. Kevin Diks, terzino della Fiorentina s'è unito al gesto di solidarietà nei confronti del calciatore sfortunato chiedendo (e ottenendo) che in Viola avesse sulle spalle quel numero.