Aaron Trezeguet ha scelto la thai boxe: “Voglio una carriera come quella di papà”

Il numero dei figli d’arte che hanno provato ad emulare i propri papà sui campi di calcio è elevatissimo. Alcuni sono riusciti a diventare ancora più bravi – ed è questo caso il caso di Paolo Maldini che come il papà Cesare ha sollevato la Coppa dei Campioni, ma poi ha vinto molto di più. Ma la maggior parte dei figli d’arte invece non è riuscita ad ottenere gli stessi risultati. Chi invece di sicuro non seguirà la carriera del papà è Aaron Trezeguet, figlio di David, che per un decennio è stato un bomber della Juventus. Il primogenito dell’attaccante, che con la Francia ha vinto i Mondiali e gli Europei, infatti sin da piccolo pratica la thai-boxe e il prossimo 28 gennaio salirà sul ring al PalaRuffini di Torino per una grande manifestazione internazionale, quella di Thai Boxe Mania. Il giovane Aaron ha parlato della sua passione e dei suoi sogni in un’intervista a ‘Tuttosport’:

Ho cominciato a 9 anni alla palestra Thai Boxe Torino con Carlo Barbuto, poi siamo andati via, ma sono ritornato quando avevo 14 anni. Dopo soli sei mesi ho fatto il primo incontro. La thai-boxe è la mia vita, la mia passione. Spero di diventare un fighter professionista ed essere uno dei migliori in Thailandia, riuscendo a fare di questo sport la mia professione. Lo sport è duro, ma alla base c’è il rispetto.

Il giovane Trezeguet ha anche rivelato che se non ottiene buoni voti a scuola il pomeriggio non può andare ad allenarsi. Quindi nonostante il duro allenamento Aaron è costretto a studiare per poter combattere in palestra:

Combatterò in casa: amo l’Italia e questo club è la mia vita. Sarà bellissimo. Mi sto allenando tutti i giorni con i miei compagni. Conciliare l’allenamento e lo studio non è facile. Mia madre dice che se non vado bene a scuola non combatto. L’importante è riuscire a trovare l’equilibrio tra le due cose.

Trezeguet junior infine ha parlato del suo rapporto con il calcio e soprattutto ha dichiarato che papà David lo aiuta moltissimo. Aaron, che dal padre riceve tanti consigli soprattutto a livello emotivo e mentale, vorrebbe una carriera simile a quella dell’ex juventino. Ciò significherebbe avere una carriera da campione del mondo:

Tifo Juve. Il calcio mi piaceva quando giocava mio papà, ora non lo seguo molto. Il grande appassionato di calcio in famiglia è mio fratello piccolo. Mio padre mi aiuta molto in carriera. Quando mi vede nervoso o quando ho paura di alcuni incontri mi dice di stare tranquillo e mi dà dei consigli. Il mio modello di sportivo è lui. Lo ammiro molto e vorrei riuscire a diventare come lui.