A calcetto con Messi e Ronaldo. Fra dribbling e litigi, sono tanti a comportarsi come loro
Avete mai pensato di invitare per una classica partitella del giovedì a calcetto almeno uno di questi campioni? Bene, sicuramente gioverebbero a vincere e a farsi offrire la birra a fine gara, gente come Cristiano Ronaldo, Messi, Ibrahimovic o Balotelli. Ma è davvero così? Alcuni infatti, potrebbero seriamente irritare la vostra partitella settimanale con i loro comportamenti. Scopriamo perché e se riuscite a riconoscerli in alcuni dei vostri compagni di squadra del calcetto del giovedì.
I dribbling di Ronaldo, il difensore dalle entrare killer
Certo, una partita di calcetto con Cristiano Ronaldo in squadra, sarebbe un sogno per tutti noi. Ma immaginiamolo come una calciatore amatoriale. Entrerebbe nello spogliatoio, sentendosi bello e impossibile, con al suo fianco la ragazza del liceo che tu hai tanto desiderato, presente sugli spalti per ammirarlo. Indugia lunghi minuti davanti agli specchi degli spogliatoi, esce per ultimo, si aggiusta i capelli e maglietta in continuazione, scambiando la partitella con una sfilata di moda. Comincia a giocare come fosse davanti alla Play Station, dribbling, prestanza fisica, con una corsa invidiabile (probabilmente non ha mai bevuto una birra o mangiato un panino prima della gara) facendo irritare letteralmente i compagni di squadra. A chiunque, un comportamento del genere, fa ricordare sicuramente uno dei suoi fedeli compagni di squadra del calcetto settimanale. E non escludiamo che qualche amico “nervosetto”, dopo due o tre scatti palla al piede, pensi bene di stenderlo con un intervento degno del miglior Materazzi.
Non invitare mai come uno Messi
Sarebbe un onore, ma a livello amatoriale, a calcetto, uno come Messi, rovinerebbe l’atmosfera e metterebbe in cattiva luce tutti gli altri. Perchè non invitarlo? Solo per il fatto che ha vinto tre Palloni d’Oro. Lui è il re del calcio, considerato il giocatore più forte al mondo in attività e sui passi di Diego Armando Maradona. Non lo potete marcare, si allena 6 giorni su 7 e l’unico giorno libero lo utilizza per fare palestra a casa. Non potete rubargli palla, si metterebbe a simulare un fallo pur di non mostrare al pubblico, che un “comune mortale”, sia stato in grado di soffiargliela. Quelli bravi come lui lasciateli a casa, rovinerebbero la serata a tutti. E non pensate che dopo la partita vi faccia compagnia per un panino porchetta e patatine, con 2 chili di maionese, al pub del paese. Lui mangia solo insalata e carne per recuperare le energie perdute.
E se ci fosse uno come Zlatan in squadra?
Genio assoluto del nostro calcio, quello del passato e quello di oggi. Ma immaginate uno come Ibrahimovic giocare a calcetto con noi? Sarebbe definito l’immobilista. Appena fatto ingresso in campo si piazzerebbe lì davanti, in posizione offensiva e sarà difficile se non impossibile smuoverli da quel ruolo che presidieranno fino al termine della gara. E non provate a richiamarlo per invitarlo a dare una mano in fase difensiva! Lui vi manderebbe a quel paese. Pretendono che si passi loro la palla, si arrabbiano se non lo fai come se fossero goleador consumati e se c’è da decidere chi andrà in porta, loro naturalmente si allontanano facendo finta di non aver sentito. E se dovessero andare in gol poi, la loro irritante esultanza rabbiosa sotto la “curva” farebbe innervosire chiunque e guai se non vanno tutti ad abbracciarlo.
Super Mario e le sue innumerevoli scuse
Sarebbe in grado di farsi telefonare dai dieci componenti delle due squadre pronte a giocare la partita settimanale, ma a lui, se non dite che è il più forte e che senza non si potrà giocare, non si schioderà mai da casa. Uno come Mario Balotelli ce l’abbiamo tutti in comitiva. Potreste morire col desiderio di giocare quella partita ma lui deve essere la stella. Proprio come l’attaccante del Nizza, i suoi cloni vi farebbero disperare. Oltre a tutta la trafila di telefonate del pomeriggio, una volta convinto, il Balotelli di turno, è sempre in un ritardo clamoroso, li aspetterete ad oltranza, telefonare non servirà a niente, potrebbero non presentarsi o arrivare due ore dopo quando l’affitto del campo è scaduto, quando ormai avete già ingaggiato un altro ragazzo, della partita precedente alla vostra, a cui avete dovuto poi anche pagare la quota della partita.
Quelli come Amauri, in campo con la maglia numero 69
Ricordate l’attaccante ex Juventus, Torino, Fiorentina e tante altre ancora? Bene, salvo qualche stagione, sarà ricordato soprattutto per la sua enorme quantità di gol sbagliati sotto porta. Immaginandolo in una partita di calcetto, loro sono quelli più odiati dagli stessi compagni di squadra. Fondamentalmente ciofeche del calcio, se ne fregano della partita e di ciò che c’è in ballo, e spesso combinano disastri clamorosi in difesa. Il grappolo di reti che riescono a mettere nella propria porta convince i compagni a posizionarli in attacco dove possono fare meno danni, loro però credono di essere i migliori e terminano la partita senza aver toccato un pallone, nonostante le enormi grida e gli inviti a passargli la palla. Solitamente, quando c’è da raccogliere la colletta e pagare l’affitto del campo, se mancano all’appello pochi centesimi o qualche euro, ecco, evitate di chiedere gli spiccioli a questi tizi, sarebbe tempo perso.