A Berlino per battere la Juventus, Luis Enrique si porta Totti

La notizia arriva dalla Spagna, dal ‘Mundo Deportivo' dove sono certi che le malelingue che diedero a Totti una parte importante nell'esonero anticipato di Luis Enrique a Roma, siano da sempre male informate. La conferma arriverebbe dalla decisione dell'ex tecnico giallorosso di invitare personalmente Francesco Tottiin tribuna d'onore per assistere alla finale del Barcellona contro la Juventus a Berlino il prossimo 6 giugno. Una mossa a sorpresa che sta già facendo il giro del web ma che è in attesa di conferma da parte dei diretti interessati.
Un ‘gufo' mondiale – Così, la Juventus avrà un nemico in più con cui fare i conti a Berlino: Francesco Totti che ritornerebbe nella città che lo ha eletto Campione del Mondo nel 2006 insieme a Buffon, Barzagli e Pirlo che però non siederanno nelle comode tribune dello stadio ma dovranno vedersela con gli scomodi avversari azulgrana del calibro di Messi, Neymar e Suarez. Oltre che con le classiche ‘gufate' del numero 10 della Roma che tradizionalmente non ha mai lesinato l'odio (sportivo) per i colori bianconeri che ha affrontato ripetutamente in campionato. Non si sa se Totti alla fine tiferà per i suoi ex compagni di Nazionale o se andrà a Berlino solamente per rivivere l'atmosfera dei mondiali 2006 o se sarà a favore di Luis Enrique. Di certo è che se fosse confermata la notizia, cadrebbe tutto il castello costruito negli anni sul difficile rapporto tra il giocatore e il tecnico spagnolo.
Stop al gossip – Quello del Mundo Deportivo infatti sarebbe un dettaglio che "smonta completamente la teoria che la relazione tra lui e Luis Enrique non abbia avuto un lieto fine, nonostante le belle parole su Lucho dette dall'italiano quando il tecnico lasciò la panchina della Roma". La voce del dissidio era nata dopo un match dell'agosto 2011, valido per i preliminari di Europa League: sull'1-1, risultato che avrebbe sancito l'eliminazione dei giallorossi, Luis Enrique tolse dal campo proprio Totti sostituendolo con Okaka e scatenando la reazione del pubblico dell'Olimpico. Alcuni mesi dopo Totti precisò che non se la prese per quell'avvicendamento ma che era rimasto perplesso sul ruolo tattico che il tecnico spagnolo voleva affidargli in quella stagione.