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5 anni fa l’Italia vinceva i mondiali: il 9 luglio 2006 gli azzurri alzavano al cielo la coppa più ambita

Sono passati 5 anni da quel 9 luglio che vide il trionfo dell’Italia. La nazionale arrivò accompagnata da mille critiche e problemi ma riuscì nell’impresa che mancava da 24 anni.
A cura di Mattia Sparagna
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Italia Campione del Mondo 2006

Il cammino della nazionale italiana a Germania 2006

mondiali 2006

Il 9 luglio di 5 anni fa l'Italia vinceva il suo quarto titolo mondiale. Dopo le vittorie del '34, del '38 e dell'82, nel 2006 la nazionale di Marcello Lippi conquistava un incredibile successo contro la Francia.

LA FRANCIA BATTUTA IN FINALE – Dopo 5 anni il ricordo è ancora vivo, incancellabile nella mente di molti. La sera del 9 luglio del 2006 una nazione intera (o quasi) si fermò per guardare la nazionale arrivata, non con poche difficoltà, all'ultimo atto della competizione più importante al mondo. Quella partita aveva un sapore particolare soprattutto perché giocata contro quella nazionale che, anche se ci ostiniamo a chiamarla "cugina", è sicuramente quella più "odiata" nel senso sportivo del termine. La Francia, con cui avevamo un conto in sospeso da diverso tempo, era arrivata a quell'appuntamento di rincorsa. Dopo le iniziali difficoltà che le stavano costando una clamorosa eliminazione già dalla fase a gruppi, riuscì ad imporsi grazie alla forza di quei grandi calciatori che aveva a disposizione. In una finale poco esaltante, ma ricchissima di pathos, i tempi regolamentari finirono in parità, così come i supplementari. L'assegnazione della coppa si decise ai calci di rigore e quello decisivo fu segnato da Fabio Grosso. 

Italia Francia 2000: campionato europeo

"VENDICARE" IL '98 ED IL 2000 – Un sentimento di rivalsa e di voglia di vendetta percorse il corpo di tutti gli italiani: affrontare la Francia in finale significava la possibilità di ridarle quegli schiaffi che, con tanta forza, ci aveva tirato. L'eliminazione arrivata ai quarti di finale nel Mondiale del 1998 (che si giocava proprio in terra transalpina) non era stata ancora digerita, così come la sconfitta nel campionato europeo di due anni dopo quando Italia e Francia si affrontarono in finale. In quell'occasione la nazionale guidata da Dino Zoff era passata in vantaggio e arrivò vicinissima a vincere quel trofeo che le sfuggì di mano solo a pochi istanti dalla fine della partita. Il pareggio dei galletti gelò un'intera nazione che si stava preparando per una notte ricca di caroselli e festeggiamenti: la palla che passa sotto la manona di Toldo e che inesorabile si insacca alle sue spalle aveva lo stesso effetto di un coltello piantato nel petto. Il Golden Goal segnato da David Trezeguet, che sancì la vittoria dei francesi ai supplementari, fu solo il colpo di grazia inferto ad una squadra ormai in piena balia degli avversari. Quelle due sconfitte bruciavano vive nel cuore e nell'animo degli italiani e la finale del Mondiale 2006 poteva essere il momento in cui potersi vendicare, in un sol colpo, dell'onta ricevuta. Così fu.

LE DIFFICOLTA' DELLA FRANCIA – La nazionale transalpina si qualificò alla finale con molte difficoltà, facendo credere di essere spacciata in più di un'occasione. In un girone tutt'altro che difficile, la selezione francese guidata da Raymond Domenech pareggia le prime due sfide, con Svizzera e Corea del Sud, e solo nella sfida finale contro Togo riesce a qualificarsi per gli ottavi. Nella prima partita ad eliminazione diretta, la Francia incontra la Spagna che passa in vantaggio per prima ma poi si smarrisce e perde per 3-1. Ai quarti Les Blues battono i grandi favoriti del Brasile grazie ad uno striminzito, ma efficace, 1-0 che porta la firma di Thierry Henry. In semifinale i galletti battono il Portogallo di Cristiano Ronaldo, sempre per 1-0, e si guadagnano la finale contro l'Italia.

Francesco Totti contro l'Australia

CAMMINO DECISO VERSO LA VITTORIA – L'Italia, arrivata in Germania con il fardello di Calciopoli, grazie alla sapiente guida di Marcello Lippi ha il grandissimo merito di isolarsi da tutto quello che succede in patria e arrivare fino in fondo come se nulla fosse accaduto. La fase a gironi va "liscia come l'olio" per gli azzurri che battono, al debutto, il Ghana con un secco 2-0 (di Pirlo e Iaquinta le reti italiane). Nella seconda partita contro gli Usa, qualche difficoltà in più per gli uomini di Lippi che prima passano in vantaggio con Alberto Gilardino poi però, in inferiorità numerica a causa dell'espulsione comminata a Daniele De Rossi, non riescono a mantenere il vantaggio e si fanno raggiungere (autorete di Zaccardo). Nella terza partita la nazionale batte per 2-0 la Rep.Ceca (reti di Materazzi e Inzaghi) e vola così agli ottavi dove incontra l'Australia. Questa è forse la partita maggiormente problematica per gli uomini di Lippi che vengono imbrigliati dalla rete tessuta dai canguri guidati da un grande tecnico come Guus Hiddink. Alla fine però, pochi secondi prima del fischio finale e con l'Italia in 10 uomini per l'espulsione (ingiusta) di Marco Materazzi, un'incursione di Fabio Grosso causa un ingenuo fallo di un difensore australiano che abbatte il difensore azzurro in area di rigore. Sul dischetto va Francesco Totti che batte l'estremo difensore australiano e porta gli azzurri ai quarti.

UCRAINA E GERMANIA – Le ultime tre partite furono giocate tutte con avversarie europee. Prima l'Ucraina di Shevchenko

Italia Ucraina mondiali 2006 - Pessottino Siamo con te

che, dopo aver battuto la Svizzera agli ottavi, non riesce a trovare il bandolo della matassa contro l'Italia. Un 3-0 che non ammette repliche (due gol di Toni e uno di Zambrotta) e manda la nazionale azzurra in semifinale. La partita assume un significato particolare per tutti i calciatori italiani che dedicano la vittoria a Gianluca Pessotto. L'ex terzino della Juventus stava attraversando un periodo di depressione è tentò il suicidio il giorno prima della partita; l'intervento tempestivo dei medici riuscì a salvargli la vita. Ad un passo dalla finale l'Italia incontra la Germania padrona di casa e con i teutonici è sempre una partita particolare, soprattutto per la forte presenza di italiani in terra tedesca emigrati negli anni 70/80 per motivi di lavoro. I tempi regolamentari finiscono 0-0 e rispecchiano un forte equilibrio tra le due compagini; però ai supplementari viene fuori tutta la forza dell'Italia che prima con Grosso e poi con Del Piero abbattono la Germania e volano in finale.

Italia Campione del Mondo: One – U2 feat. Mary J. Blige

Servizio della RAI dopo la vittoria del Mondiale 2006

Fabrio Grosso con la nazionale 2006

LA SOFFERENZA E L'URLO DI GROSSO – La partita conclusiva della competizione, come si è detto, viene disputata contro la Francia. Les Blues passano in vantaggio grazie ad un rigore (forse troppo generoso) trasformato dal redivivo Zinedine Zidane. L'Italia non si perde d'animo e prima della fine del primo tempo raggiunge il pareggio grazie al colpo di testa di Marco Materazzi che sovrasta Vieira e insacca alle spalle di Barthez. Anche se l'equilibrio sembra regnare sovrano, gli azzurri riescono a mantenere la gara in parità grazie ad una straordinaria prova di Gigi Buffon che in almeno un paio di occasioni risulta miracoloso. Si va ai rigori e i fantasmi del 1998 sembrano farsi sempre più grandi, però i cinque tiratori italiani sono impeccabili: Andrea Pirlo, Daniele De Rossi, Marco Materazzi, Alessandro Del Piero e Fabio Grosso non solo segnano il proprio rigore, ma lo tirano in una maniera perfetta. Anche i francesi non sono da meno, è solo David Trezeguet (che nel 2000 ci condannò) a sbagliare il suo tiro dal dischetto.

IL "COLPO DI TESTA" DI ZIDANE – La finale fu, dunque, decisa dalla lotteria dei rigori a cui non partecipò il capitano dei

Elizondo espelle Zidane Mondiali 2006

francesi Zinedine Zidane. L'ex calciatore della Juventus non diede merito alla sua partecipazione a quel mondiale. Secondo molti il franco-algerino disputò una grandissima competizione e fu il principale fautore dell'impresa transalpina. Durante i supplementari contro l'Italia, a pochi minuti dalla fine della partita, Horacio Elizondo (dopo essersi consultato con i suoi collaboratori) mostrò il cartellino rosso a Zidane reo di aver colpito il difensore azzurro Materazzi. Le immagini chiarirono subito la faccenda, il francese diede una testata al petto dell'ex difensore dell'Inter: secondo alcuni Elizondo fu avvertito da alcuni che videro la scena dal monitor. Con quell'atto Zidane macchiò la sua ultima partita in nazionale rischiando di inficiare quello che di buono aveva fatto fino a quel momento. L'ex calciatore del Real Madrid ha dispensato colpi di classe e giocate straordinarie nel corso della sua carriera, ma purtroppo a volte si è reso protagonista di episodi del genere che un campione come lui non dovrebbe commettere.

4 ANNI DOPO LA DISFATTA SUDAFRICANA – Marcello Lippi decise di andare via dalla nazionale e  lo fece da vincente. Tante furono le critiche piovute su di lui: la non convocazione di Panucci (uno dei terzini più in forma nella Serie A) o la convocazione forzata di Francesco Totti reduce da un grave infortunio alla caviglia. Per non parlare delle accuse rivolte al figlio procuratore, sempre nell'ambito dell'inchiesta di Calciopoli, che ricaddero indirettamente anche su di lui. Roberto Donadoni non durò molto sulla panchina della nazionale italiana, giusto il tempo per qualificarsi ad un Europeo e venire malamente eliminato ai quarti di finale contro la Spagna. Così il ritorno del viareggino, invocato a gran voce da moltissimi italiani, sembrò la scelta più azzeccata. Non fu così perché mai si riuscì a ricostruire quell'atmosfera che porto alla vittoria nella finale ai mondiali di Germania 2006. Il mondiale successivo fu, infatti, un'autentica disfatta: l'Italia, inserita in un girone abbordabile, non riuscì a vincere nemmeno una partita contro Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia.

4 TITOLI IRIDATI – Quello di 5 anni fa è il quarto campionato del mondo vinto dalla nazionale italiana che, dopo aver vinto il titolo nel 2006 (a 24 anni di distanza da Spagna '82), nel palmares segue il Brasile a quota 5. Dietro la Germania con 3, Uruguay e Argentina con 2 e Inghilterra, Francia e Spagna con una vittoria a testa. Il prossimo trofeo verrà assegnato in Brasile nel 2014.

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