300 milioni di euro: il Barcellona mette in vendita il nome del Camp Nou
Tutto fa fatturato. Per un club di calcio, come per qualsiasi altra azienda votata al guadagno e all'auto sostentamento, ogni forma di guadagno è ben accetta e percorribile. Anche a costo di rompere con la tradizione e dare un colpo di spugna al passato. Come potrebbe essere per il Barcellona che a fronte di una entrata stratosferica da 300 milioni di euro, potrebbe anche non giocare più al Camp Nou.

O meglio, lo stadio e l'impianto sarebbero sempre gli stessi solamente che per quella cifra, il club catalano è disposto a venderne il nome al miglior offerente e al primo sponsor che si affacci per accettare la proposta. Il tutto, possibilmente, entro il primo semestre del 2019, almeno questa è la volontà della società.
L'orgoglio catalano e d'Europa. Il tutto nasce da un progetto preciso che è stato studiato nei minimi particolari. Attualmente, lo stadio del Barcellona è il più grande d'Europa, e lo sarà ancora di più arrivando a 105 mila spettatori, dopo i lavori di riqualificazione. Ma a quel punto il nome ‘Camp Nou' diverrebbe stretto e secondo i piani della società la struttura avrà un altro nome quando il rinnovamento sarà terminato.
Addio identità, in vendita al miglior offerente. Di esempi in giro per l'Europa e il Mondo ce ne sono, ma fa notizia che un tempio del calcio europeo sia pronto a scendere a patti con il ‘dio denaro' mettendo a rischio per sempre la propria indipendenza e identità, uno dei capisaldi non solo del Barcellona ma dell'intera comunità catalana. Saranno 300 i milioni di euro che il Barcellona chiederà per ribattezzare lo storico impianto e accondiscendere al cambiamento del nome. I manager del club prevedono di chiudere un accordo nei primi mesi del 2019 e al momento ci sarebbero già alcune trattative aperte con società americane e asiatiche che hanno fiutato subito l'affare.