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25 anni fa nasceva la favola di Francesco Totti, lunga 784 partite e 306 gol

Era il 28 marzo 1993 quando in Brescia-Roma Boskov fece esordire un sedicenne dalle grandi speranze all’87’. Era il giovane Francesco che divenne un’icona giallorossa, con cui vinse lo storico scudetto nel 2001. Nel 2006 l’apoteosi con l’Italia a Berlino. L’unico a rifiutare più di una volta la corte del Real Madrid.
A cura di Alessio Pediglieri
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Oggi è un dirigente giallorosso e un indimenticato campione del nostro calcio. Ma è una data importante, oggi per Francesco Totti perché era il 28 marzo del 1993 quando l'ex capitano giallorosso fece il suo esordio nel massimo campionato italiano. Il tutto avvenne sul campo del Brescia, il primo atto di una carriera ricca di gol e record coronata dello scudetto del 2001 e dalla coppa del mondo del 2006 con i colori giallorossi e della Nazionale italiana.

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Una carriera dedicata alla Roma

Ovviamente, il primo pensiero è quanto abbia vinto poco un fenomeno indiscusso come Francesco Totti. In una carriera strepitosa di uno dei talenti più puri riconosciuti a livello internazionale, i successi si contano sulle dita di una mano. Ma è proprio questo aspetto a rendere ancora più grande il ‘Pupone' che ha donato tutta la propria carriera alla Magica, rifiutando altre soluzioni sportive, anche più prestigiose, che gli avrebbero permesso traguardi ben più ambiti.

I numeri da record in giallorosso

Dopotutto in giallorosso nessuno è stato come lui e mai lo sarà probabilmente. Con la maglia giallorossa ha i numeri del campione assoluto: 784 gare ufficiali disputate con 306 reti realizzate. In serie A sono 617 le presenze, tutte ovviamente con la stessa squadra che gli ha permesso di detenere il record di stagioni disputate con la stessa maglia ben 25, 19 con la fascia da capitano al braccio.

Lo scudetto del 2001

E sempre con la Roma è legata la gioia più grande, del 2001, con lo scudetto con la maglia giallorossa, indimenticabile. La rete al Parma decreterà la vittoria del tricolore con in panchina Fabio Capello. Il sigillo prezioso, come tanti altri gol che sono sempre stati nel dna dell'ex numero 10 romanista, a segno in tutte le stagioni in cui ha giocato e che proprio lo scorso anno ha festeggiato lo storico traguardo dei 306 gol superando gente come Pruzzo, Baggio e Nordahl.

Il Mondiale del 2006

E poi, il trionfo in azzurro a Berlino con la Nazionale italiana di Marcello Lippi. La straordinaria cavalcata tedesca costellata da partite entrate nella memoria del collettivo, portando gli Azzurri ad alzare per la quarta volta la Coppa del Mondo. Anche nel segno di Totti che in quella avventura, con il 10 sulle spalle, ha dato il proprio contributo.

L'esordio a Brescia, l'inizio di tutto

Il tutto nel ricordo di quel primo atto. Di 25 anni fa, in Brescia-Roma, 28 marzo 1993. Al 42′ del secondo tempo col risultato già acquisito (2-0) il tecnico dall'ora, Vujadin Boskov decide di far entrare a soli 16 anni un ragazzino, di cui si parlava un gran bene ma che ancora non era conosciuto ai più: un certo Francesco Totti, al posto del 26enne Ruggiero Rizzitelli.

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