17 maggio 1989, quando il Napoli vinse la Coppa Uefa
C’è stato un tempo in cui l’Italia del calcio dominava in Europa. La Coppa Uefa per un decennio è stata quasi ininterrottamente terreno di conquista per le squadre di Serie A. E allora la Uefa era un torneo eccezionale. Ventinove anni fa il Napoli conquistò il suo primo, e al momento unico, titolo internazionale. Nella doppia sfida con lo Stoccarda furono grandi protagonisti Maradona, Careca, Alemao e Ciro Ferrara.
Anni d’oro quelli quelli per il Napoli, c’era Maradona ma c’era una squadra forte che poteva competere con le migliori squadre del mondo. Gli azzurri per arrivare fino alla finale eliminarono nei quarti la Juventus, ribaltando la sconfitta per 2-0 subita all’andata, e in semifinale il Bayern Monaco. La prima finale europea gli azzurri la giocarono contro lo Stoccarda, una squadra ricca di buonissimi elementi. Il 3 maggio nella gara d’andata, e sì all’epoca la Coppa Uefa si disputava con la doppia sfida, al San Paolo lo Stoccarda passa con il ‘paisà’ Maurizio Gaudino, nella ripresa Maradona e Careca ribaltano il risultato e il Napoli vince 2-1.
Al ‘Neckarstadion’ di Stoccarda, che oggi ha cambiato nome e ha preso quello della Mercedes casa automobilistica della città, il 17 maggio del 1989 si gioca la finale di ritorno. Il Napoli forte della vittoria dell’andata sa che ha due risultati a disposizione e potenzialmente anche una sconfitta con un gol di scarto potrebbe bastare.
Dopo nemmeno venti minuti segna Alemao che mette in discesa la strada per gli azzurri che poco dopo vengono agganciati da Klinsmann, che nell’estate seguente passerà all’Inter. Prima dell’intervallo arriva il gol di Ciro Ferrara, letale sugli sviluppi di un corner. La sua esultanza contagiosa e gioiosa fa capire l’importanza del nuovo vantaggio.
Nella ripresa Maradona crea e Careca segna il gol del 3-1. Giochi chiusi, lo Stoccarda con un un po’ di fortuna e un guizzo trova il 3-3. Un pareggio indolore per il Napoli che conquista la Coppa Uefa La città festeggiò per una notte intera, quel grande successo internazionale aiutò gli azzurri che l’anno seguente vinsero per la seconda volta lo scudetto.