Zenga e il cuore diviso a metà: “Cara Inter, però ti devo battere”
Al cuore non si comanda, in quello di Walter Zenga ci sarà sempre un posto speciale per l'Inter anche se si trova dall'altra parte della barricata. Ragno nero attende i nerazzurri nella sua tana: a Marassi non ci sarà spazio per sentimentalismi di sorta, in palio ci sono punti pesanti e, soprattutto, l'ambizione di trascinare la Sampdoria il più in alto possibile: dopo un avvio poco incoraggiante (l'eliminazione dai preliminari di Europa League è una ferita che ancora sanguina), ci ha pensato Eder (6 gol finora per lui, è in cima alla classifica marcatori) a dare uno scossone al campionato dei liguri. "Non avrei rispetto dell'Inter e dei miei tifosi se dicessi che è una partita come le altre. Questa non è una partita normale, ma io sono legato alla Samp e darò sempre il massimo per questa squadra". Così l'ex portiere della Nazionale presenta il match in calendario alla settima giornata, sul quale grava l'incognita del rinvio per le condizioni meteo.
Non sarà l'unico ex di turno, c'è anche Cassano a fare da spauracchio all'Inter del ‘Mancio' che durante l'estate scorsa ne bocciò la trattativa. "Può giocare anche da subito. La sua condizione è notevolmente migliorata, è quasi vicino al top della forma. E' un calciatore per noi molto importante, in grado di inventare passaggi e assist come pochi". FantAntonio ha buone chance d'essere impiegato: Muriel è convocato ma il colombiano resta in dubbio. Zenga ha più soluzioni da poter adottare e un'arma speciale, il pubblico di Marassi che consente alla squadra di "osare di più" (ribadisce in conferenza stampa) e di cancellare quel 2-1 incassato a Bergamo contro l'Atalanta di Reja. "Abbiamo dei tifosi magici, che ci supportano. L'Inter è stata battuta da episodi sfortunati contro la Fiorentina. Subito sotto nel risultato e negli uomini".
