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Zeman: “Quella con l’Inter non è una gara decisiva. Totti ci sarà”

Alla vigilia di Roma-Inter, il tecnico boemo ha fatto il punto sulla sfida elogiando Stramaccioni e Zanetti cercato ai tempi in cui allenava la Lazio.
A cura di Marco Beltrami
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La pirotecnica sfida tra Roma e Inter chiuderà la 21° giornata di Serie A. Uno scontro diretto che potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro delle due squadre. I padroni di casa giallorossi, dopo il successo sulla Fiorentina, vogliono riscattarsi anche in campionato dimenticando i ko contro Napoli e Catania. Zdenek Zeman però ha voluto comunque “ridimensionare” il peso specifico del match:

“La partita con l'Inter non è decisiva, mancano ancora 18 partite, cerchiamo di giocarne una alla volta, cercando di avvicinarci alle squadre che ci precedono, si vedrà alla fine. All'andata a San Siro abbiamo vinto, ma la partita è stata equilibrata, e non è stata la nostra migliore prestazione, speriamo domani di essere più bravi”.

Il tecnico boemo torna ai suoi standard, abbandonando la difesa a 3 sperimentata nella gara di Firenze:

“La difesa a tre? Per me era un'emergenza, giocando molto bene nel primo tempo, nel secondo tempo, giocando a 5 abbiamo sofferto. Cercheremo di giocare secondo il nostro modulo di base: il 4-3-3. Ricordo grandi squadre del passato, come Real o Ajax, che hanno vinto tanto giocando col lor modulo di rifermento: vorrei che noi facessimo così. Totti è disponibile. Pjanic ha ancora qualche problema alla gola, non so se sarà disponibile".

Zeman ha parlato anche degli avversari e in particolare per il giovane collega Stramaccioni e per la colonna nerazzurra Javier Zanetti, cercato ai tempi in cui allenava la Lazio:

 Di Stramaccioni ho sentito tante belle parole qua alla Roma, può fare bene per il futuro dell'Inter, anche se di giovani bravi non ne vedo poi molti. Zanetti è u n giocatore importante, ai tempi della Lazio io ci pensavo e anche lui pensava di venire alla Lazio, ma adesso è diventato una bandiera dell’Inter ed è esempio per tutti moralmente e professionalmente. Anche per Totti, visto che ha qualche anno in più”.

Il mister della Roma ha voluto dire la sua anche sul caso sportivo della settimana ovvero la confessione di Armstrong che ha ammesso di aver fatto uso di Doping:

Ha ammesso, dopo anni che ha negato sempre. Purtroppo la situazione è questa, non solo nel ciclismo, soprattutto negli sport individuali. Nel calcio? Non lo so".

In conclusione anche una considerazione sulla rielezione di Beretta alla presidenza della Lega di Serie A:

“Un problema che la Roma non abbia rappresentanti in Lega? Penso di no, poi se la Roma è uscita ha dei motivi, così come Juve ed Inter. certo fa impressione che le società più importanti e con più prospettive non siano rappresentate".

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