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Zaza: “Mi scuso per il rigore. Porterò con me per sempre quest’errore”

Con un post su Instagram l’attaccante della Juventus si è scusato con tutti gli italiani per il rigore fallito nel match dei quarti di finale di Euro 2016 con la Germania: “Ho sbagliato nel momento più importante. Non lo dimenticherò mai”.
A cura di Alessio Morra
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Thierry Henry, una leggenda del calcio mondiale che con la Francia ha vinto Mondiali ed Europei, che con il Barcellona ha conquistato la Champions e che con l’Arsenal ha realizzato più di duecento gol, commentando i rigori calciati dagli azzurri contro la Germania ha detto: “Fossi un italiano non mi rammaricherei per il tiro di Damian, ma per quelli di Zaza e Pellé. Due rigori così brutti non li ho mai visti”. Da un paio di giorni questo ritornello lo hanno nelle orecchie i due attaccanti della nazionale, che sono diventi anche, involontari, protagonisti sul web. Pellé ha dato la sua versione dei fatti. A riguardo del rigore tirato e del gesto fatto a Neuer prima della conclusione. Adesso tocca a Zaza, che ha affidato i suoi pensieri a un lunghissimo post su Instagram. L’attaccante juventino, preso in giro anche dal ballerino Roberto Bolle, si è scusato con tutti gli italiani, quelli veri, quelli hanno sempre sostenuto la nazionale, si è scusato con tutte le persone a lui vicino che lui dice di aver deluso ed ha detto che per sempre porterà con sé la grande delusione che ha vissuto sabato scorso a Bordeaux. Zaza, si è cosparso il capo di cenere in modo eccessivo, perché i rigori, calciati in qualche modo, li hanno letteralmente sbagliati tutti i più grandi campioni. Perché alla fine l’importante è imparare dai propri errori e ritornare più forti di prima.

Oltre a chiedere scusa, aggiungo che mi dispiace aver deluso tutte le persone che hanno vissuto, gioito, creduto e alla fine sofferto per questa Squadra. Io mi assumo le mie responsabilità come ho sempre fatto, e vado avanti, consapevole che questo gruppo ha reso fieri gli italiani…quelli VERI. Quelli che hanno sempre tifato per Noi, indipendentemente dal valore della squadra. Quelli che prima di ogni partita cercavo di "spiare" e guardare negli occhi, per capire che non eravamo solo 23 in campo, ma un popolo intero….. Mi sento di ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto dopo questo episodio, coscienti che la mia non era presunzione, e ci tengo a sottolinearlo questo. E soprattutto voglio dire che sono anche io un tifoso di questa nazionale, perciò oltre ad essere deluso, triste e incazzato con me stesso, sono anche orgoglioso di aver visto risvegliata una nazione differente da tutte le altre. Ciò che è successo me lo porterò dentro per tutta la vita. Era il momento più importante della squadra, anche ovviamente mio. Ed io l'ho fallito. Forse tra qualche anno si ricorderanno solo alcuni episodi e non di quei 23 che hanno dato l'anima in ogni allenamento per essere pronti partita dopo partita. Ma questo è il calcio, ed è così. Scusate ancora.

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