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Zapata croce e delizia di Samp-Milan. Biglia e Kessié asfaltati da Torreira e Praet

Il blucerchiato Duvan tra i migliori in campo, il rossonero Cristian è un disastro. Ma la gara Giampaolo la vince a centrocampo con l’uruguayano Torreira e il belga Praet che hanno dominato sugli stanchissimi Biglia e Kessie.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Milan di Vincenzo Montella non riesce a dare seguito alle vittorie ottenute contro Austria Vienna, Udinese e Spal ed esce dal campo della Sampdoria con la prima sconfitta da quando ha deciso di passare alla difesa a tre (la seconda in stagione dopo quella con la Lazio). A Marassi dunque i rossoneri non riescono a centrare i tre punti e vengono sconfitti meritatamente da una Sampdoria che rilancia adesso le proprie ambizioni di alta classifica. Ma adesso andiamo a vedere chi sono stati i migliori e i peggiori del lunch match domenicale di questa sesta giornata di Serie A disputatosi allo stadio Ferraris.

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Il peso specifico di Duvan Zapata

Un grande lottatore che riesce anche ad essere decisivo in zona gol. L’uomo del match è stato lui, Duvan Zapata, che ha stravinto la sfida con il cugino Cristian regalando una importantissima quanto prestigiosa vittoria sul Milan. Il colombiano, a differenza di quanto accadeva in passato, regala a Marco Giampaolo un’alternativa al gioco palla a terra e dà un peso specifico che l’attacco blucerchiato negli ultimi anni non ha mai avuto. Forza fisica, ma non solo, per l’ex Napoli.

Praet: quantità e qualità

E pensare che quando era all’Anderlecht era considerato uno dei trequartisti più promettenti del calcio europeo ma con poca attitudine alla fase difensiva. Marco Giampaolo è riuscito però a trasformarlo in una mezzala completa in grado di essere decisivo in entrambe le fasi. E oggi contro il Milan Dennis Praet ha surclassato Franck Kessie sia quando c’era da accompagnare l’azione che quando si doveva invece rincorre gli avversari e chiudere gli spazi, raddoppiando anche sulle avanzate di Abate. Quantità e qualità per l’intero match.

Le valutazioni finali di Sampdoria-Milan (fonte Sofascore.com)
Le valutazioni finali di Sampdoria-Milan (fonte Sofascore.com)

Torreira: dominatore del centrocampo

Di fronte aveva uno dei migliori interpreti a livello internazionale del suo ruolo. Ma se c’è stato un grande regista oggi al Ferraris è stato quello della Sampdoria, vale a dire Lucas Torreira. È stato lui a far girare al meglio la compagine blucerchiata che ha messo in grandissima difficoltà, anche sul piano del gioco, il più titolato Milan. Perfetto nel fare da schermo davanti alla difesa, precisissimo nel far girare velocemente il pallone, una protezione ottimale del pallone e, per l’occasione, anche qualche sortita offensiva con la quale per poco non trova il gol. È l’uruguayano il dominatore assoluto del centrocampo in questa partita. Niente male per un classe ’96.

La gara di Lucas Torreira contro il Milan (fonte Sofascore.com)
La gara di Lucas Torreira contro il Milan (fonte Sofascore.com)

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Biglia: direttore d’orchestra in confusione

Doveva essere il metronomo del Milan, quello che detta i tempi di gioco della squadra rossonera, ma Lucas Biglia sul campo della Samp non è mai riuscito a prendere in mano il centrocampo del Diavolo. Spesso in ritardo in fase d’interdizione, soffre la pressione degli avversari sbagliando parecchio quando invece c’era da impostare e far ripartire l’azione. A peggiorare la situazione anche qualche fallo di troppo, probabilmente dettato dalla stanchezza. Forse 5 partite da titolare in 14 giorni per il regista argentino sono troppe.

Anche Kessie è umano

Fino ad oggi era stato l’uomo in più di questo nuovo Milan plasmato da Vincenzo Montella, ma oggi è stata la dimostrazione che anche Franck Kessie è umano. L’unico calciatore del massimo campionato italiano ad aver giocato già 10 partite da titolare in stagione (otto delle quali giocate per intero) è sembrato molto stanco e poco lucido fin dall’inizio sbagliando quasi tutti i palloni passati dai suoi piedi e insolitamente poco incisivo quando c’era da metterla sul fisico. Montella, come noi, oggi ha scoperto che l’ivoriano non è un alieno e che forse qualche volta dovrebbe anche tirare il fiato.

L’occasione sprecata dell’altro Zapata

Era la sua occasione. Cristian poteva dimostrare di essere all’altezza dei suoi compagni, poteva dimostrare che è una valida alternativa ai difensori titolari di questo nuovo Milan, poteva dimostrare di essere lui il miglior Zapata del campionato, e invece nulla di tutto ciò. Il colombiano perde costantemente il duello con il cugino Duvan, sempre in ritardo sulle chiusure, e un “assist” sciagurato al cugino in occasione del gol blucerchiato. Per completare la sua giornata disastrosa si addormenta regalando il 2-0 ad Alvarez. Era la sua occasione sì, ma l’ha sprecata malamente.

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