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Yaya Tourè: “Il no all’Inter? Voglio essere il Maldini del City”

Una scelta di cuore quella dell’ivoriano che ha detto no ai nerazzurri nella speranza di diventare una bandiera per il club inglese.
A cura di Marco Beltrami
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Il suo nome ha infiammato le prime ore del calciomercato estivo. Yaya Tourè sembrava destinato a diventare il protagonista di uno dei trasferimenti più importanti del palcoscenico europeo con l'Inter pronta a strapparlo al Manchester City e a farne il perno del nuovo centrocampo nerazzurro. Ma all'ultimo momento quando trapelava grande ottimismo sulla buona riuscita dell'operazione, è arrivata la doccia fredda per il popolo interista con l'ivoriano che ha deciso di non lasciare i Citizens. A distanza di alcune settimane, l'ex Barcellona ai microfoni del "Manchester Evening News" ha spiegato i motivi della sua scelta.

Parole che confermano un attaccamento alla maglia che non può che far onore al forte mediano africano che spera di ripercorrere la carriera delle grandi "bandiere" del calcio italiano che non hanno mai ceduto alle sirene di mercato: "È il sogno di ogni giocatore. Ho provato a convincere alcuni calciatori a restare al club e mi hanno domandato ‘perché?'. Perché così hanno fatto Paolo Maldini, Franco Baresi, Alessandro Del Piero, lo stesso Totti. Loro sono rimasti a lungo nel loro club. È molto, molto importante, sia come persona che come calciatore, quando vedi che la gente ti segue. E a volte è difficile deluderli. I tifosi stanno facendo qualcosa di fantastico per questa squadra, quando il pubblico ti dimostra fedeltà non puoi ignorarla. Questo è il motivo per cui voglio restare al City. E intendo restarci a lungo".  Parole destinate a fare ulteriormente breccia nei cuori dei supporters del City, che hanno apprezzato la scelta di cuore di Tourè. Quest'ultimo dal canto suo è pronto a tutto pur di trascinare la formazione di Pellegrini in una stagione di riscatto dopo le delusioni di quella appena archiviata, conclusasi con nessun titolo all'attivo.

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