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Yaya Touré fermato dalla polizia: correva in Porsche a 200 Km/h

Multa per eccesso di velocità e rischio ritiro della patente per il centrocampista del Manchester City che l’Inter vuol regalare a Mancini.
A cura di Maurizio De Santis
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Le progressioni palla al piede sono un suo marchio di fabbrica. Quando scatta, punta l'avversario e si dirige verso la porta avversaria Yaya Touré può essere devastante. Meglio non essere sulla traiettoria di quel colosso di quasi due metri. Possente (per la stazza che si ritrova) ma veloce, il centrale ivoriano del Manchester City questa volta è finito sotto i riflettori della cronaca non per il possibile addio all'Inghilterra e alla Premier, nemmeno per una prodezza balistica ma per essere stato beccato a bordo della sua Porsche 911 a una velocità di 200 km/h. Correva in autostrada, piede a tavoletta e brivido al volante: una scarica di adrenalina che non è passata inosservata… gli agenti della polizia lo hanno fermato nella serata di mercoledì ed è scattata la denuncia.

Cosa rischia adesso? Nelle prossime settimane dovrà presentarsi dinanzi al tribunale, per quell'eccesso di velocità potrebbero anche ritirargli la patente. Yaya, però, s'è mostrato tranquillo… anche troppo, come racconta il tabloid The Sun: "Non vi preoccupate – avrebbe ammesso il calciatore, quattro volte Pallone d'Oro africano – ci sarà sicuramente qualcuno della società che risolverà la questione. Saranno loro a sbrigare tutta la faccenda a livello burocratico".

Nei giorni scorsi era stato suo fratello, Kolo, in scadenza di contratto con il Liverpool a finire davanti al giudice per la stessa ragione: il difensore dei reds, però, è riuscito a evitare guai peggiori grazie all'arringa dell'avvocato. Sarà così anche Yaya? A Milano, sponda nerazzurra, hanno ironizzato sullo spiacevole inconveniente che ha coinvolto il giocatore: con Mancini che l'ha messo in cima alla lista dei desideri di mercato, per molti è sembrato un segnale chiaro… Touré va già di fretto per sbarcare alla corte dell'ex manager che lo ha allenato ai tempi del City.

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