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Violenze allo stadio, donna incinta perde bambino

E’ di 4 morti e 25 feriti il bilancio della bilancio della ressa di migliaia di tifosi che hanno tentato di entrare allo stadio per assistere alla finale del massimo campionato di calcio in Honduras tra Motagua e Progreso.
A cura di Marco Beltrami
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Nell’anniversario della strage dell’Heysel, una nuova tragedia sconvolge il panorama calcistico internazionale. L’Honduras è sotto shock per quanto accaduto in occasione della  sfida tra il Motagua e l’Honduras Progreso, la finale del Torneo di Clausura, con in palio il titolo di campione dello stato centroamericano. E’ infatti di 4 morti e 25 feriti il bilancio della ressa scatenata dal tentativo di migliaia di tifosi che hanno cercato in tutti i modi di entrare allo stadio che ospitava il match per assistere all’ultimo atto.

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Una situazione fuori controllo con la polizia che ha fatto ricorso all’utilizzo dei lacrimogeni per provare a disperdere la folla, quando ormai però era troppo tardi. Il panico che ne è scaturito ha portato infatti alla tragedia. Le vittime, secondo quanto riferito da un portavoce dell’ospedale, sarebbero decedute per soffocamento e per le ferite riportate dopo essere state calpestate nella ressa. Terribile quanto accaduto ad una donna incinta che ha perso il suo bambino a causa delle gravi ferite rimediate.

Tutto è accaduto nella zona dell’ingresso 11 del National Stadium di Tegucigalpa, capitale dell'Honduras. Nonostante i 30mila posti della struttura fossero già stati tutti occupati, con tanto di sold-out, i tifosi rimasti fuori hanno cercato di entrare in tutti i modi costringendo così i 600 poliziotti presenti ad utilizzare idranti e gas lacrimogeni per tentare di riportare la situazione alla normalità. Un tentativo che invece ha avuto l’effetto contrario inizialmente, quando si è scatenata una vera e propria bagarre. La partita è iniziata con ampio ritardo e ha visto la squadra del Motagua imporsi con il punteggio di 3-0. Il presidente Eduardo Atala ha così commentato il risultato sul suo profilo Twitter ufficiale: “Non c'è  niente da festeggiare dopo quello che è accaduto fuori dallo stadio".

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