Violenza in Croazia: lancio di fuochi d’artificio e arbitro aggredito con un bastone
Caos e violenza nel campionato croato dove è stata sospesa la partita tra Hajduk e Rijeka per un susseguirsi di disordini che hanno portato un ultrà a riuscire ad entrare in campo e provare a colpire intenzionalmente l'arbitro con un bastone. Durante tutto il match, il clima è stato tesissimo con un fitto lancio costante per tutti i 90 minuti di fuochi d'artificio in campo. Soprattutto nella ripresa, la situazione è degenerata con il direttore di gara costretto alla sospensione per diversi minuti.
I lanci dei fuochi d'artificio – Un episodio ancora una volta che mostra il lato oscuro del calcio, quello lontanissimo dal gioco e divertimento che può scatenare solamente una partita di pallone. La scena raccapricciante è andata in onda nel campionato croato durante il sentitissimo match tra l'Hajduk Spalato e il Rijeka, terminato per le cronache sull'1-1 ma che ha vissuto attimi di disagio e di paura soprattutto nella parte finale dell'incontro.
I gol e l'aggressione all'arbitro – Per la cronaca, l'1-1 conclusivo porta le firme di Barry al 31′ (Hajduk) e Bezjak all'81' su rigore (Rijeka) e lascia gli ospiti in vetta a +4 sulla Dinamo Zagabria mentre l' Hajduk resta terzo. Ma questi dati sono solamente di contorno. Il piatto forte sono stati i tifosi, intemperanti per tutta la partita e che hanno degenerato in lancio di fuochi d'artificio soprattutto nella ripresa. L'arbitro ha dovuto sospendere il match scatenando ulteriori ire dagli spalti e il diretto di gara a fine partita è stato anche vittima di un tifoso. il direttore di gara, a tempo scaduto, infatti è incappato in un tentativo di aggressione da parte di un ultrà riuscito ad entrare sul prato verde con un bastone di ferro. Per fortuna, il peggio è stato scongiurato con l'intervento in extremis delle forze di polizia che a stento hanno ristabilito l'ordine.