Vince la Croazia, agli ottavi l’Italia incontra la Spagna
Due squadre all'altezza di un torneo continentale, grande grinta in mezzo al campo, gol straordinari ed errori macroscopici. Si è visto di tutto in Croazia-Spagna: partita che ha deciso anche le sorti dell'Italia di Antonio Conte che, nella fase finale, ritroverà la squadra iberica per il "replay" della finale dell'edizione del 2012. Imbattuta da 14 partite in un Europeo, la Spagna ha giocato un buon primo tempo, prima del ritorno di Perisic e compagni: perfetti nell'imbavagliare la consueta trama spagnola e nel colpire in maniera letale nel finale. Dopo quella del 1994, per la Croazia è la seconda vittoria contro gli spagnoli. Un successo clamoroso e meritato che ha fatto piangere le Furie Rosse: alla prima sconfitta dopo 15 partite in un Europeo. Dopo il mezzo passo falso con la Repubblica Ceca, la squadra di Ante Cacic ha dimostrato ancora una volta di poter ambire al ruolo di "mina vagante" di questo Europeo.
Gol "italiani"
Le emozioni nel "catino" di Bordeaux non hanno tardato ad arrivare. Alla prima vera azione del match, infatti, la Spagna ha subito trovato la rete del vantaggio. Ad accendere la luce, al settimo minuto, ci ha pensato David Silva: protagonista del passaggio filtrante a Fabregas, dal quale è scaturito il facile gol di Morata. La Croazia ha però dimostrato di essere squadra vera. Per nulla in soggezione di fronte alle Furie Rosse, i ragazzi di Cacic sono stati a pochi centimetri dal pareggio dopo un pallonetto morbido di Rakitic finito contro la traversa e il palo, prima dell'ottima risposta di De Gea sulla sberla di Kalinić. Il terzo gol europeo di Morata, ha sollecitato anche la fame di gol del compagno d'attacco. Dopo la rete con la Turchia, Nolito ha infatti sfiorato il raddoppio all'ottavo minuto di gioco e intorno alla mezzora. Nell'ultimo quarto d'ora, nonostante il costante possesso palla, la Spagna ha badato più che altro a controllare il gioco. Una scelta azzardata, che i campioni in carica hanno pagato profumatamente al 45esimo quando Kalinic si è inventato un gioiello di tacco: il più bel gol visto fino ad ora a Euro 2016.
L'errore di Sergio Ramos
La perla del giocatore della Fiorentina ha avuto il merito di riequilibrare la gara e di far abbassare la cresta agli spagnoli. Dotata di coraggio, carattere e qualità, la Croazia ha sfiorato il sorpasso al 57esimo con un'azione confusa in area iberica e conclusa da una rovesciata di Pjaca fuori di poco. Meno incisiva rispetto alla prima parte di match, la Spagna ha attaccato con giudizio, senza scoprirsi più di tanto e approfittando di qualche calcio piazzato, come al 67esimo quando ci ha provato inutilmente Sergio Ramos con la specialità della casa: il colpo di testa. Tre minuti più tardi l'episodio che poteva cambiare la sfida: il calcio di rigore della Spagna, calciato male dallo stesso Sergio Ramos e respinto da Subasic. Il penalty fallito dalla Furie Rosse ha di fatto anestetizzato la squadra di Del Bosque: incapace di reagire e colpita nel finale da una ripartenza letale croata. A firmare una vittoria storica, impreziosita dal passaggio del turno come prima classificata, è stato l'interista Perisic: perfetto nello scatto e nel mancino che ha battuto la Spagna a pochi secondi dalla fine.
