Vidal a Carlitos: “Tiro io il rigore”. Maledizione svanita

Arturo Vidal spezza la maledizione: il cileno è tornato a segnare una rete in Champions League dopo un anno e mezzo di astinenza, ed ora sogna di ripetersi nei prossimi turni. La semifinale di Champions è un po' più vicina, e quel sogno chiamato Berlino inizia davvero a concretizzarsi. Il rigore trasformato contro il Monaco ha ridato fiducia a lui ed a tutto l'ambiente bianconero, anche perché gli ultimi tentativi dagli undici metri avevano avuto esiti assai poco felici: proprio in Champions League, contro l'Olympiakos, il cileno aveva sbagliato il penalty sul 3-2 per i bianconeri, facendo venire un brivido in caso di arrivo a pari punti coi greci alla fine del girone (sarebbero infatti passati i greci); poi in campionato, quando sul 2-2 del Manuzzi contro il Cesena e sempre allo scadere il cileno aveva messo fuori il rigore che sarebbe valso la vittoria.

Ecco perché il gesto di ieri sera di andare a tirarlo assume un valore particolare. "Ho chiesto la palla io, perché volevo un po' di fiducia e perché sentivo che questa poteva essere la mia opportunità", ha spiegato Vidal a fine gara, "ecco perché ho chiesto a Carlitos Tevez di lasciarmi calciare". Parole da vero leader: e pazienza se quella di ieri sera non è stata la miglior gara di Vidal in maglia bianconera. In un quarto di finale di Champions League, il risultato viene prima della prestazione del singolo. Parole d'elogio, invece, da parte di Massimiliano Allegri, che si coccola il suo guerriero ritrovato. "Vidal ha fatto una grande gara", ha detto il tecnico bianconero, "spesso viene valutato solo in base ai gol che fa, invece lui è molto altro per noi". In Champions come in campionato.