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Verso il Milan, Allegri: “Sì a Marchisio, no a Chiellini. Dybala-Higuain? Coppia gol”

Il tecnico bianconero spera di recuperare Mandzukic anche se darà spazio dal primo minuto alla coppia argentina. “Il Milan è forte, dovremo essere concentrati per non fare gli errori commessi contro l’Inter”. Non verrà convocato Chiellini, mentre Marchisio sarà aggregato al gruppo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il derby d'Italia chiama, Max Allegri risponde. La Juventus si appresta alla trasferta di San Siro contro il Milan secondo in classifica con qualche timore in più del dovuto. Perché il ko contro l'Inter è ancora vivo e perché alcuni uomini non sono a disposizione del tecnico. Nota positiva? La convocazione di Marchisio, ma Chiellini è ancora fermo ai box e contro i rossoneri non ci sarà. Senza Madzukic in attacco sarà riconfermata la coppia dalla faccia sporca del gol, Higuain-Dybala i due argentini che dovranno superare il talento di Donnarumma, giovane bandiera milanista.

Chi c'è e chi non ci sarà – Allegri mischia le carte: mai dare elementi utili al nemico, soprattutto se il nemico si chiama Milan. Così, l'unica certezza è che Chiellini non sarà convocato, Marchisio sì. Poi un po' di pretattica: "Potremmo recuperare Mandzukic che è stato e sarà importante per noi, Chiellini sta bene ma sarà a disposizione per mercoledì. Marchisio verrà convocato ed è sulla via del recupero, Pjaca non ci sarà. Rugani invece è da valutare". Ma il bomber croato è più no che sì, perché le condizioni non sono al meglio e la coppia Higuain-Dybala offre garanzie assolute: "Come li vedo? Li vedo benissimo insieme"

Dimenticare l'Inter – "Il Milan ha tanti giovani italiani come Locatelli, si vedeva già quando c'ero io che aveva le qualità per diventare un ottimo giocatore. Le partite di questo tipo sono sempre equilibrate, non vogliamo partire da protagonisti. Contro l'Inter eravamo favoriti e siamo usciti con una legnata". Proprio con i nerazzurri la Juventus ha rimediato il primo e unico ko stagionale, guai ripetersi con il Milan a soli 4 punti di distanza. Così, il tecnico bianconero prova a delineare la gara che vuole: "Dovremo essere concentrati e determinati. Troveremo una squadra giovane, forte, tecnica e con entusiasmo allenata da un ottimo tecnico. Loro giocano un buon calcio, si meritano il secondo posto, ma il campionato è lungo e si vedrà".

Ripartire da Lione – Infine un pensiero alla vittoria di Lione, sofferta, guadagnata in dieci contro 11, a fatica ma con personalità: "loro erano molto stretti ma dopo dieci minuti abbiamo cominciato ad avere troppa fretta, le partite durano novanta minuti. Non bisogna segnare per forza subito. Bisogna migliorare la qualità del gioco", soprattutto domenica, a San Siro contro un Milan affamato di rivincite.

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