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Vanigli e il fallo su Totti: “Non l’ho nemmeno toccato, ma mi sono preso i suoi insulti”

L’ex difensore dell’Empoli, che il 19 febbraio 2006 fu il protagonista in negativo del grave infortunio del giallorosso, è tornato a parlare a distanza di più di dieci anni: “Per colpa di quell’episodio mi bersagliarono in tanti, ma anche Francesco ammise che non ci fu cattiveria”.
A cura di Alberto Pucci
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Ancora oggi, che di mestiere fa il vice di Cristiano Lucarelli sulla panchina del Messina, Richard Vanigli viene più che altro ricordato per quel terribile incidente di gioco del 19 febbraio 2006. Nonostante siano passati molti anni, all'ex difensore dell'Empoli viene spesso chiesto di ricordare quel pomeriggio dell'Olimpico e quei giorni successivi: pieni di polemiche, accuse e tensioni dovute anche alla possibilità che Totti saltasse il Mondiale in Germania. Il contrasto di gioco, che procurò al giallorosso la frattura del perone sinistro, è stato l'argomento principale dell'ennesima intervista con Vanigli: "Di quel fallo, ricordo ancora tutto – ha esordito l'ex giocatore a "lalaziosiamonoi.it" – Cercai l'anticipo, ma non riuscì a prendere il pallone. Totti, però, non l'ho toccato, gli feci perdere l'equilibrio e nella torsione successe quello che successe".

https://www.youtube.com/watch?v=Tawk5ArMyqM

Pace fatta con il Pupone

Destino crudele quello di Vanigli e di molti altri difensori: segnati nella carriera da episodi sfortunati, più che da vittorie e soddisfazioni. "In quel momento non mi accorsi di cosa accadde, anche se Totti mi insultò in tutti i modi – ha continuato Vanigli – Quando ho rivisto le immagini in sala stampa, ci rimasi veramente male. Non mi ero reso conto che aveva fatto quella torsione e che aveva avuto quel problema alla caviglia".

Nonostante gli insulti, il capitano della Roma ha subito messo da parte la rabbia: "Dopo quella partita parlai subito con Totti – ha concluso l'ex difensore – Mi disse anche lui che non era stato toccato, ma aggiunse che sarei potuto stare più tranquillo dietro di lui senza tentare l’anticipo. Si rese conto che non era stata un’entrata cattiva e l’ho sentito anche durante la riabilitazione ed era molto pacato. Io, purtroppo, fui bersagliato da tanti".

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