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Un giovane calciatore muore per arresto cardiaco dopo l’allenamento

In Spagna è morto Luis Miguel Lastra, giovane calciatore del Ciudad Jardin, a causa di un’insufficienza cardiaca avvenuta nella sua abitazione dopo che lo stesso si era allenato regolarmente con la propria squadra.
A cura di Mattia Sparagna
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Allenamento

Tragedia nel mondo dello sport: un giovane calciatore spagnolo è morto nella serata di ieri a causa di un'insufficienza cardiaca. Il calciatore 21enne, tesserato per il Ciudad Jardin, era rientrato da poco in casa dopo l'allenamento serale.

Il malore non è stato avvertito in campo durante l'allenamento, se forse ci fosse stata qualche avvisaglia in campo il giovane avrebbe potuto avere qualche possibilità di salvarsi.  Luis Miguel Lastra, per tutti semplicemente Luismi, era un ragazzo di 21 anni che per la seconda stagione consecutiva giocava nella Primera Andaluza (un campionato regionale della omonima regione spagnola) con la maglia del Ciudad Jardin. Era originario di Granada e proprio nella famosa e calda città spagnola verranno celebrati i funerali nella giornata di domani.

Purtroppo, anche se rare, ogni tanto queste tragedie accadono nel mondo del calcio: a volte per fatalità, ma altre volte anche per imprudenza e negligenza di chi deve controllare la salute e lo stato fisico dei calciatori. Un giovane di 21 anni può morire a causa di un'insufficienza cardiaca o per l'arresto del cuore solo se ha una patologia o malformazione che esami specifici potrebbe segnalare ed evidenziare. Il ricordo di Antonio Puerta, giovane difensore del Siviglia (anche li in Andalusia), è ancora vivo nella memoria di moltissimi specie in Spagna. Ma diversi sono i casi e le tragedie che hanno flagellato i campi di calcio in questi anni: dal giovane camerunense Marc-Vivien Foé (morto nel 2003), all'ungherese del Benfica Miklós Fehér (deceduto nel 2004). Ma ci sono anche episodi meno tragici e che danno una speranza e che devono essere presi ad esempio: in Italia molti ricordano il caso di Nwanko Kanu che arrivato all'Inter e sottoposto ad esami clinici più accurati fu subito operato al cuore e potette continuare la sua attività agonistica (che comunque subì una notevole frenata), lo stesso dicasi per il senegalese Khalilou Fadiga che fu acquistato sempre dai nerazzurri ma non potette esordiere in Serie A perché gli furono riscontrati problemi cardiaci che lo costrinsero a ridurre il numero di partite da giocare in una stagione.

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