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Ultimatum della Curva Sud a Donnarumma: “Può restare, lo dica ma deve licenziare Raiola”

La Sud ha diramato un comunicato in cui prende le distanze dalle minacce ricevute dal giocatore ma rifiuta la teoria del “clima di pressione” denunciato dal procuratore del portiere. Due le condizioni per ricucire lo strappo: Donnarumma dica di voler restare al Milan e prenda le distanze immediate da Raiola.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il caso Donnarumma-Milan rischia di rimanere una discarica a cielo aperto. Troppi i veleni nei confronti del giovane portiere, troppe le incomprensioni con la società, troppo il coinvolgimento del procuratore Mino Raiola. I tifosi continuano la loro personale battaglia in cui non hanno accettato e non accetteranno mai la decisione di Donnarumma di lasciare la società dopo essersi professato primo tifoso, aver baciato la maglia, giurato amore eterno. Sono pronti a lavare i panni sporchi per la prossima stagione, davanti a tutti, continuando a denigrare il giocatore,  novello ‘Giuda' al quale si è augurato di tutto. La Curva Sud, tra tutte queste polemiche, ha provato a suo modo a tendere una mano: il giocatore sarebbe il benaccetto qualora ritornasse sui propri passi. Ma a due condizioni: farlo subito e rinnegare il proprio agente Mino Raiola.

L'ultimatum della Curva – Davanti al talento di Gigio, anche i più accaniti tra i tifosi potrebbero rivedere le loro posizioni oggi intransigenti. Se Donnarumma decidesse di restare al Milan, tornare a giocare e pensare solo al bene del club, con le sue parate e le sue qualità, tutto si appianerebbe nel giro di qualche settimana. Almeno questo è il pensiero di parte della tifoseria rossonera, la più calda, la Curva Sud. Con un paio di condizioni. La prima è che Gigio lo dicesse apertamente e subito, rimettendo tutte le cose al loro posto. La seconda è che stracciasse il mandato di Raiola, il procuratore primo colpevole (per il mondo del Diavolo) dello strappo finale.

Conti alla mano – Per spiegare il proprio punto di vista c'è stato un duro comunicato pubblicato dalla Curva Sud Milano sulla questione legata al mancato rinnovo: "Ci appare strano sentir pronunciare parole come ‘clima ostile', ‘forzature' e ‘minacce' che traslati economicamente hanno un valore di 25 milioni in 5 anni, fascia di capitano e circa 6 mesi di riflessioni per poi arrivare a giugno e dire che gli hanno messo fretta".

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L'allontanamento da Raiola – Nella nota della Curva, il contenuto resta pesantissimo contro il procuratore: "Ci appare strano sentire parlare di clima ostile per un ragazzo che è il primo giocatore del Milan, dopo anni, a ricevere un coro personalizzato dai tifosi, e tanto amore da parte di ogni singolo tifoso del Milan. Sappiamo che negli ultimi giorni deve essere stato difficile per il ragazzo difendersi dalle migliaia di critiche e insulti che avrà ricevuto, ma quando si giura amore e si tradisce, la situazione non può che essere questa. Sui social molto probabilmente la mano è stata molto caricata, e ovviamente non riteniamo corrette le eventuali minacce, che nulla hanno a che fare con la nostra presa di posizione. Crediamo possa ancora esserci la possibilità di rifarsi, ma è ormai legata all'estromissione dai suoi affari di chi lo ha spinto a farsi del male, rovinandogli l'immagine".

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