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Uefa, ripartiti gli introiti delle Coppe Europee 2012/13: la Juve incassa oltre 60 milioni, il Milan 51

Colpaccio dei bianconeri che incassano più del Bayern e del Barcellona. ‘Spiccioli’ per le italiane impegnate nella scorsa Europa League.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ripartiti gli introiti delle Coppe Europee disputate nella stagione 2012/2013: la fetta più grande è spettata, curiosamente, alla Juventus: al club piemontese è toccata una fetta di 65 milioni e 315mila euro, ovvero la fetta più grossa. Perfino il Bayern Monaco, società vincitrice della Champions, ha ricevuto una fetta minore (di quasi 10 milioni, visto che i bavaresi hanno incassato 55 milioni e 46mila euro), in controtendenza rispetto agli altri anni. Bel bottino anche per il Milan, che incassa 51 milioni e 357mila euro dalla partecipazione alla Champions passata. Spiccioli, infine, per le quattro italiane partecipanti alla scorsa Europa League: la migliore è stata la Lazio, che ha preso 9 milioni e 560mila e 976 euro. Secondo posto per il Napoli, con 6 milioni 898mila e 534 euro. Cifra di poco superiore a quella dell'Inter, che incassa  6 milioni e 634mila ed 851 euro. Ultimo posto per l'Udinese, che incassa appena 4 milioni ed 8 mila e 947 euro.

Come funziona la ripartizione degli introiti. Sia per la Champions che per l'Europa League, la ripartizione degli introiti segue una precisa tabella. In primis, ci sono premi per le fasi giocate: la qualificazione alla fase a gironi di Champions, ad esempio, vale già 8,6 milioni di euro (delle fase preliminari, solo i playoff vengono pagati, con 2 milioni e 100mila euro). Nella fase a gironi, ogni gara vinta vale 1 milione di euro, un pareggio 500mila. Dunque, supponendo che una squadra che vinca tutte le partite di una fase a gironi, otterrà già 14,6 milioni di euro, più un ulteriore bonus per gli ottavi di finale che vale 3,5 milioni. In totale dunque sono già 18,1 milioni di euro. Successivamente, iniziata la fase ad eliminazione diretta, ogni passaggio del turno vale rispettivamente: 3,9 milioni (ai quarti); 4,9 milioni (alle semifinali), ed infine le due finaliste rispettivamente 6,5 milioni (se perdente) o 10,5 milioni (la vincitrice). A questa pioggia di euro si aggiunge il cosidetto "market pool", unico parametro non fisso, che viene calcolato in base a diverse percentuali e statistiche che appartengono al mondo finanziario. In parole povere, e senza perdersi in troppi numeri, si può sintetizzare così: il market pool dipende primariamente dal valore del mercato domestico di ogni club. Viene considerata la posizione in classifica del campionato nazionale di appartenenza di un club nella stagione precedente (ovvero la posizione che gli ha permesso di accedere alla Champions), ponderata con il numero di partite disputate nella Champions stessa (partendo dalla fase a gironi). Ad esempio, per la Juventus il valore primario sono il 1° posto della stagione 2011/2012 e le 10 gare giocate nella Champions successiva. A questa "media ponderata", va poi aggiunto il valore degli interi incassi del botteghino delle gare di Champions disputate in casa. Per l'Europa League, la questione è simili (per quanto riguarda il market pool), con l'eccezione che gli introiti diminuiscono nettamente (visto che derivano dai proventi televisivi), e non solo: "crollano" letteralmente i premi partita. Ogni squadra che raggiunge la fase a gironi, ottiene subito 1,3 milioni. Ogni vittoria nella fase a gironi vale 200mila euro, i pareggi 100mila. La squadra che chiude al primo posto ottiene un bonus di 400mila, il 2° posto di 200mila. Vincendole tutte, una squadra otterrebbe 2,9 milioni, più il bonus di qualificazione ai 32esimi di finale, pari a 200mila euro: totale di 3,1 milioni. Ogni passaggio del turno, invece, vale: 350mila (ai 16esimi), 450mila (ai quarti di finale), 1 milioni (in semifinale). Mentre per le due finaliste, premi di 2,5 alla perdente, 5 milioni tondi alla vincitrice. Unica "differenza" è che in Europa League, ogni preliminare viene pagato 100mila euro (per aiutare così le squadre minori). Ma da questo squilibrio si capisce perché una squadra che fallisce la qualificazione alla Champions "rischi" (vedi il Valencia) di doversi ridimensionare per la stagione successiva: senza la pioggia di euro dalla Uefa, alcuni costi sarebbero insostenibili.

TABELLA COMPLETA RIPARTIZIONE CHAMPIONS LEAGUE 2012/2013 (in pdf)

TABELLA COMPLETA RIPARTIZIONE EUROPA LEAGUE 2012/2013 (in pdf)

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