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Uefa anti Italia, Platini annulla il “fattore” ranking e ci lascia dietro al calcio inglese

Nonostante il football di casa nostra si sia comportato meglio di quello inglese, l’Uefa ha deciso di penalizzarci favorendo (e aumentando) le squadre britanniche che parteciperanno alle prossime competizioni europee. Un “magheggio” che testimonia la probabile antipatia di Nyon verso il movimento italiano.
A cura di Alberto Pucci
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In principio si chiamava Joseph Blatter, ora il nemico numero uno del calcio italiano ha il nome e il volto di un ex campione che, proprio in Italia, ha trovato successo e popolarità. A poche ore dalla sfuriata velenosa di Aurelio De Laurentiis, scippato di un successo più che meritato nell'andata della semifinale di Europa League, Michel Platini ha trovato il modo di conquistare sempre più antipatie tra i tifosi della nostra Serie A. Proprio i due risultati negativi delle italiane in Europa League, hanno dato il modo al Presidente dell'Uefa di giustificare e punire ulteriormente il nostro movimento.

Dalla prossima stagione, infatti, l'Italia avrà ancora sei squadre nelle coppe europee nonostante un cammino più che buono (che non è ancora terminato) e migliore di quello di altre nazioni, come ad esempio l'Inghilterra. Il confronto con il calcio britannico è emblematico e parla chiaro: loro senza squadre nei quarti europei, noi con tre formazioni in semifinale. Il nostro paese ha ormai annullato il "gap" nel ranking europeo, nei confronti cdi Premier League e Bundesliga, e sarebbe pronto anche al sorpasso decisivo. Condizionale d'obbligo, perché con i vertici di Nyon non si può mai dire.

La gioia per il successo della Juventus in Champions League, contro i campioni d'Europa, è stata rovinata dalle 48 ore successive. Prima il pareggio con furto a Napoli e la tremenda mazzata (anche qui con episodi dubbi in area del Valencia) presa dalla Fiorentina in Spagna, poi la scure del Fair-play finanziario che si è abbattuta su Inter e Roma ed infine la surreale e scandalosa decisione dell'Uefa di "premiare" l'Olanda come miglior nazione nella speciale classica "Respect Fair Play", senza tener conto minimamente della devastazione dei tifosi del Feyenoord a Roma e del clima che si è respirato sugli spalti (e in campo) nel match di ritorno di Totti e compagni.

Purtroppo, per noi, le sorprese non erano ancora finite. La beffa di veder ancora una volta penalizzato il nostro calcio, a favore di quello inglese, olandese e anche d'Irlanda (!), suona come una crociata contro il tricolore proprio nella stagione della nostra rinascita, e come una presa di posizione fin troppo "cattiva" da parte dei vertici dell'Uefa nei nostri confronti. A questo punto il dubbio e le parole di de Laurentiis sono lecite: diamo fastidio a qualcuno? Parafrasando il presidente azzurro, a questo punto che ce lo dicano.

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