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Tutti i numeri di Torino-Juve, otto cose da sapere sul derby

Belotti contro Higuain, una sfida nella sfida nel big match della 16a giornata raccontato attraverso le infografiche che spiegano il confronto tra granata e bianconeri.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il derby di Torino arriva in un momento cruciale della stagione di entrambe le squadre. Da una parte i granata di Mihajlovic che cercano contro i bianconeri la consacrazione e soprattutto quei punti necessari ad ambire il colpo grosso: agganciare la zona Champions e giocarsi il tutto per tutto col miraggio di una qualificazione che sarebbe clamorosa. Dall'altra la squadra di Allegri che resta in vetta al campionato ma sente il fiato sul collo di Roma e Milan. Da un lato il bomber italiano, Belotti, dall'altro l'argentino Higuain che, da quando è arrivato a Torino, ha perso quella centralità nel gioco offensivo che aveva a Napoli. Una sfida nella sfida raccontata dai dati statistici, storici e attuali, sulle due formazioni.

Juve, 81 vittorie nella storia dei derby

E’ il 192° derby della storia fra Torino e Juventus. Due squadre, che storicamente, in seguito alle diverse fortune societarie, hanno cambiato decisamente identità nel corso del tempo, poiché il Torino prese a rappresentare fin da subito, generalmente il proletariato, mentre la Juventus la borghesia. Tante furono le vittorie della Juventus anche se, con l'arrivo degli anni 1970 si assistette al ritorno in auge del Toro, quando i bianconeri restarono a digiuno di vittorie negli scontri diretti per oltre cinque anni, dal dicembre del 1973 alla primavera del 1979, mentre i granata nel pieno dell'era Pianelli stabilirono nel frattempo il loro record di quattro vittorie consecutive nei derby dei campionati a girone unico, a cavallo del 1975 e 1976.

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I precedenti nella storia fra le due squadre da Wikipedia

Oggi, le cose sono decisamente cambiate, la Juventus viene da ben 5 scudetti di fila e non ha nessuna voglia di fermarsi e la sfida allo Stadio “Grande Torino”, casa dei granata, fra il tecnico dei bianconeri, Massimiliano Allegri, e quello del Toro, Sinisa Mihajlovic, che vorrebbe riscattare quanto prima la brutta sconfitta rimediata domenica scorsa al “Ferraris” contro il Genoa, si prospetta rovente.

Moduli di gioco a confronto. Il 4-3-3 granata

Contrariamente a quanto si potesse pensare ad inizio stagione, il Torino di Mihajlovic, aiutato anche da una sontuosa campagna acquisti portata avanti dal Ds Petrachi e soprattutto dagli investimenti del presidente granata Urbano Cairo, che ha regalato al pubblico del Toro gente come Liajic, Castan e Iago Falque, ad oggi sta facendo un percorso in campionato davvero stupendo. Al settimo posto in classifica, e soprattutto dopo una serie di 4 risultati utili consecutivi, interrotta solo dalla sconfitta esterna sul campo del Genoa, il Torino deve molto anche al sistema di gioco del tecnico Sinisa Mihajlovic. Un 4-3-3 che propone due esterni molto offensivi in difesa come Zappacosta a destra e Barreca a sinistra, bravi a sovrapporsi nelle azioni offensive per provare a crossare palloni pericolosi per la testa di Belotti. Le due mezzali, Benassi e Baselli, con Valdifiori centrale invece, sono praticamente il fulcro del gioco granata, capaci di costruire azioni importanti in verticale, bravi negli inserimenti a rete e chiamati anche in fase di copertura nelle azioni d’attacco avversarie. Il tutto completato dalla vena realizzativa del bomber Andrea Belotti, punta centrale dei tre d’attacco, affiancato a sinistra da Ljiaijc e a destra da Iago Falque.

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Sviluppo delle azioni d'attacco (in rosso) del Torino da FourFourTwo

Allegri e la Juve camaleontica

Potrebbe partire a sorpresa con un  4-3-1-2 Massimiliano Allegri nel derby contro i granata, schierando ancora una volta Pjanic dietro le due punte che dovrebbero essere Higuain e Dybala ( o Mandzukic). Ma fino ad ora, salvo rare eccezioni dovute agli infortuni, il tecnico livornese si è sempre affidato al collaudato 3-5-2 che prevede un’impostazione di gioco che parte dalla difesa con i lanci di Bonucci o di Rugani, affiancato da Barzagli e Chiellini (o Lichtsteiner, Evra e Benatia). Ma il vero capolavoro di Allegri, oltre alla strategica posizione di Khedira a centrocampo, è la dinamicità trasmessa a Dybala per il suo modo di rendersi imprevedibile ai difensori avversari. L’argentino infatti, è chiamato spesso a venire a prendere palla fino a metà campo, accompagnando l’azione degli esterni come Cuadrado o Lichitsteiner a destra e solitamente Alex Sandro a sinistra, senza però rinunciare a proporsi al tiro e, soprattutto, a lanciare negli spazi creati il “Pipita” Higuain che sembra saper segnare solo con lui in campo.

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Sviluppo delle azioni d'attacco (in rosso) della Juventus da FourFourTwo

I numeri delle due squadre

Spicca il numero di tiri in porta della Juventus di Allegri e soprattutto il possesso palla e i tiri totali, a differenza del Torino che invece può vantare un numero maggiore di azioni manovrate e stessa quota di media gol a partita dei bianconeri. Ecco nel dettaglio tutte le statistiche principali di queste due squadre

 

L’arma vincente della Juve? La posizione di Khedira

Il tedesco, quest’anno più dell’anno scorso, entra sempre nelle azioni d’attacco, abbandonando la linea dei centrocampisti e portandosi proprio a ridosso delle punte in campo. Lo si è visto anche in occasione della sfida allo “Stadium” contro il Pescara vinta 3-0 dai bianconeri, dove Khedira andò in rete sempre grazie ad uno dei suoi tanti inserimenti improntati a seguire l’azione creata. Che sia in verticale o laterale, lui è sempre li’ nel mezzo a creare volume e densità in attacco dando imprevedibilità alla manovra e al giro palla.

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Zone di gioco di Khedira da FourFourTwo

Marco Benassi, il jolly di Sinisa

Il Torino però, sa davvero come difendersi in campo. Nonostante i valori in campo siano notevoli, a Mihajlovic va il merito di aver rilanciato e consacrato un giovane che presto diventerà un vero top player: Marco Benassi. L’ex centrocampista di Inter e Livorno, diventato quest’anno capitano, proprio su indicazione del tecnico, che vorrebbe responsabilizzarlo ancor di più in campo, è il jolly d’attacco che non t’aspetti. Sono 4, fino ad ora, i gol realizzati dal centrocampista granata che garantisce dinamicità e pericolosità all’azione in verticale degli uomini del tecnico serbo. Un vero asso nella manica nello scacchiere tattico di un Torino che sa dove far male.

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Zone di gioco di Benassi da FourFourTwo

La sfida fra bomber assoluti: Belotti vs Higuain

Dieci gol in 13 partite di campionato e 4 assist è il bottino accumulato finora da Belotti, uno dei migliori attaccanti italiani del momento. Esploso in granata, il commissario tecnico della Nazionale, Ventura, lo ha voluto in Azzurro costituendo un tandem offensivo ‘granata', considerata la presenza di Immobile, adesso alla Lazio ma protagonista fino a qualche stagione fa con la maglia del Toro. Quindi partite, 7 marcature e 1 assist sono i numeri raccolti da Higuain finora: il Pipita, che a Napoli era il terminale principale della manovra offensiva, ha pagato il differente approccio di Allegri rispetto a Sarri.

 

Le probabili scelte dei due tecnici

Non solo Belotti e Higuain come possibili protagonisti del “Derby della Mole”, ma anche altri “insospettabili” come Cuadrado, Iago Falque (un ex), Joe Hart e Rugani, fresco di primo gol in Champions League contro la Dinamo Zagabria. Ecco quindi le probabili formazioni che scenderanno in campo domenica alle 15:00 allo stadio “Grande Torino”.

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Probabili formazioni Torino-Juventus da Whoscored
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