Tuchel: “Ignorati dalla Uefa. Ci hanno tirato addosso 3 bombe mica una lattina di birra!”
"Ci hanno tirato contro tre bombe, mica una lattina di birra!". Thomas Tuchel inizia così lo sfogo per la decisione della Uefa di far giocare la partita tra Borussia Dortmund e Monaco nonostante l'attentato – gli inquirenti seguono la matrice del terrorismo islamico e hanno già fermato un uomo – che martedì sera ha seminato il terrore nel cuore della Westfalia. Il bus della squadra tedesca stava raggiungendo lo stadio quando è stato investito dalle detonazioni di 3 ordigni azionati a distanza (è la versione delle autorità): a causa della deflagrazione sono rimasti feriti il calciatore, Bartra (poi operato al braccio destro), e un poliziotto, entrambi colpiti dalle schegge dei vetri in frantumi
Ci siamo sentiti ignorati. Nessuno chiesto il nostro parere – ha ammesso con rabbia l'allenatore -. Pochi minuti dopo l'attacco, prima ci hanno detto che non avremmo giocato poi subito è stato deciso che avremmo dovuto recuperare la gara il giorno dopo. Non è stata una decisione presa in maniera corretta… possibile la Uefa non abbia tenuto conto della situazione in cui ci siamo trovati e della condizione emotiva dei ragazzi?
Quanto alla partita vinta dal Monaco (3-2) trascinato da un sontuoso Mbappé, Tuchel non cerca attenuanti né si aggrappa a facili giustificazioni. Resta, però, il rammarico per aver dovuto giocare ‘per forza', senza che alla sua squadra venisse concessa qualche ora di tempo in più per riprendersi anche dallo shock.
Ci sentivamo completamente spaesati – ha aggiunto il tecnico del Borussia a Sky Sport – ma abbiamo affrontato l'impegno con molto coraggio. Come fai a dimenticare che poche ore prima hai rischiato di morire? Siamo stati sconfitti ma si è trattato solamente del primo round, c'è da giocare ancora la gara di ritorno. Non abbiamo perso le nostre speranze di qualificazione.
