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Tsunami Barcellona, Roma travolta 6-1 al Camp Nou

Catalani troppo forti, chiudono la partita in venti minuti. Nonostante una sconfitta così pesante, i giallorossi hanno ancora chance per acciuffare gli ottavi di Champions.
A cura di Alessio Pediglieri
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Era scritto nel destino di questo Barcellona-Roma e così è stato con lo show must go on blaugrana su una Roma mai in partita. Un primo tempo magistrale dei Luis Enrique boys che umiliano i giallorossi in campo mentre Garcia apre le braccia in panchina senza alcunché da dire. Due gol di Suarez, uno di Messi, tante azioni e tiri da sfiorare più volte una goleada storica nei primi 20 minuti di gioco. Poi, il controllo del match, un possesso di palla asfissiante, imbarazzante, da accademia pura. Non c'è storia, non c'è mai stata: il Barcellona vola, la Roma atterra. Non è al Camp Nou che i capitolini dovevano cercare i punti qualificazione, la gara non fa testo. Se fosse stato baseball per manifesta superiorità si sarebbe fermato il tutto al 20′.

Primo tempo: Suarez-Messi-Suarez

Barça subito padrone – Inizia fortissimo il Barcellona di Luis Enrique che spinge sull'acceleratore da subito forse anche spinto da uno spirito di rivalsa verso una Roma che non l'ha mai amato. Fatto sta che i giallorossi ben presto sono in balìa completa dei padroni di casa che li irridono con verticalizzazioni di prima e un possesso di palla imbarazzante. I giallorossi provano ad alzare la testa ma non appena provano ad affacciarsi nella metà campo azulgrana vengono sopraffatti.

Suarez-Messi: lezione di gol – Non è un caso se al 6′ il Barcellona andrebbe anche al gol – regolare – annullato per un fuorigioco che non c'è. Ma è solo questione di minuti. Al 12′ l'unico acuto arriva da Dzeko che sullo 0-0 avrebbe anche la palla del possibile vantaggio che potrebbe cambiaere le sorti già segnate del match ma il suo colpo di testa supera la traversa. Allora ci pensano i ragazzi di Luis Enrique. Al 15′ fraseggio e gol di Suarez, al 18′ fraseggio e gol di Messi. Due fotocopie di due azioni giocate a memoria con i catalani che entrano in porta col pallone.

La Roma rifiata – La Roma è in bambola, il Barcellona completo padrone del campo. Solo le attenzioni del guardalinee evitano una goleada nella prima mezz'ora di gioco, fischiando puntualmente offside sempre al limite. I giallorossi riemergono dal nulla quando gli azulgrana decidono di rifiatare un po' ma è questione di attimi perché il pallone è sempre tra i piedi di Messi e compagni. Così, mentre sembra essere calata la tensione al 44′ è ancora il Pistolero a riscaldare l'ambiente con un gol da urlo.

Perla di Suarez – Suarez approfitta di una corta respinta della difesa giallorossa, si coordina al limite dell'area, scarica il destro a giro, di prima intenzione, che attraversa come burro la difesa, supera Szczesny con una parabola tesa ad effetto che si infila sotto il ‘sette'. Standing ovation dello stadio e tutti negli spogliatoi a riposare per 15 minuti.

Secondo tempo: tsunami catalano

Bum bum Piquet – Non cambia il registro, non cambia l'inerzia di una partita che la Roma più che giocare sembra assistere in campo come spettatore non pagante. E dopo solo 10 minuti dall'inizio della ripresa, arriva il poker di Coppa dopo quello di Liga rifilato al Real: a segnarlo non è uno dei tre fenomeni del Tridentazo ma Gerard Piquet che si inventa attaccante per l'occasione e partecipa al festival dell'umiliazione giallorossa su assist di Messi.

Goleada e umiliazione – E proprio Leo Messi quattro minuti dopo rifila la doppietta personale alla Roma: splendida ennesima azione corale con i giallorossi a fare torello e guardare una squadra di categoria superiore: 5-0, la manita che saluta le speranze di gloria di poter far bella figura al Camp Nou. Finita? No, l'incubo dei giallorossi si completa con il sigillo di Adriano: 6-0, gioco, partita, incontro. Game over. Con coda finale di Dzeko che prima sbaglia dagli undici metri il gol bandiera per poi segnarlo a tempo scaduto, senza gioia né gloria.

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