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Trezeguet, Ibra, Mandzukic: la Juve e i bomber anti-Italia

La strana casualità della squadra bianconera: continua con la tradizione degli attaccanti che hanno già fatto gol alla Nazionale. Dopo Re David e Zlatan, ecco il “super Mario” croato.
A cura di Vito Lamorte
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Sarà solo il caso o una serie di circostanze che intrecciano i destini di attaccanti che fanno gol alla Nazionale Italiana con l'arrivo in maglia bianconera ma ormai quella della Juventus sembra un'abitudine. Una buona abitudine, verrebbe da dire, perchè guardando i risultati e le medie gol dei precedenti casi i tifosi della Juve già si leccano i baffi. Sì, perchè ogni qualvolta la squadra di corso Galileo Ferraris ha acquistato un centravanti che era finito nel tabellino dei marcatori contro gli azzurri, le cose sono sempre andate benissimo per i bianconeri. L'arrivo di Mario Manduzkic alla corte di Massimiliano Allegri ha fatto venire in mente a molti ciò che era successo con David Trezeguet nel 2000 e Zlatan Ibrahimovic nel 2004. Il possente croato riuscirà ad emulare le gesta dei suoi prestigiosi predecessori di questa particolare statistica?

Trezeguet, Euro 2000 e il golden goal

L'attaccante di Rouen era stato uno dei protagonisti della vittoria della Ligue 1 1999/2000 da parte del Monaco e al minuto numero 102 dei supplementari della finale degli Europei di Belgio e Olanda batteva Toldo con un sinistro sotto l'incrocio e mandava all'inferno la Nazionale allenata da Dino Zoff.

Nell'estate del 2000 Trezeguet veniva acquistato dalla Juventus per 45 miliardi di lire. Nella prima stagione con Carlo Ancelotti il francese è finito spesso in panchina perchè il tecnico emiliano si affidava a Filippo Inzaghi e Alessandro Del Piero. Nel finale del campionato riuscì a ritagliarsi uno spazio e risultò il miglior cannoniere stagionale della Juventus con 14 gol in 25 presenze. Nel 2001-2002, con il ritorno di Marcello Lippi e l'addio di Inzaghi, vinse il suo primo scudetto e si laureò capocannoniere del campionato insieme a Dario Hübner, realizzando 24 gol senza calci di rigore. David Trezeguet è il miglior marcatore straniero della Juventus con 171 reti in 10 anni di Juventus. Davvero niente male.

Ibra e il colpo di tacco a Buffon

Un colpo di tacco fuori dall'immaginazione di tutti i tifosi italiani e svedesi che stavano guardando la seconda gara dell'Europeo del 2004 in Portogallo ha portato un giovane Zlatan alla notorietà continentale. Nell'estate 2004 è la Juventus ad acquistare il giocatore per 16 milioni di euro dall'Ajax. Alla sua prima stagione realizzò 16 gol in campionato e dispensò assist di pregevole fattura ma in Europa non lasciò traccia. Al suo secondo anno timbrò il cartellino per 7 volte in campionato e 3 in Champions League. Con la maglia della Juventus giocò per due stagioni collezionando 92 presenze per un totale di 26 gol e 17 assist. Vinse due scudetti che, successivamente, vennero revocati.

Due su due: Mandzukic

Il croato approdato a Torino qualche giorno fa per le visite mediche e le firme del contratto corrisponde all'identikit del bomber anti-Italia che ha portato bene alla Juventus in questi ultimi anni. Mario Mandzukic da Slavonski Brod è già andato a segno due volte contro la Nazionale italiana: la prima volta fu agli Europei del 2012 in Polonia e Ucraina quando, su un cross da sinistra condito da un buco clamoroso di Giorgio Chiellini, il centravanti croato stoppò la palla di interno destro e insaccò alle spalle di Gigi Buffon con lo stesso piede.

A distanza di tre anni i destini di Croazia e Italia si incrociano di nuovo nelle qualificazioni a Euro 2016. Nella gara di ritorno tenutasi pochi giorni prima del suo arrivo alla Juve, Mandzukic è riuscito prima a sbagliare un rigore e poi a segnare con un piattone sotto la traversa su cross rasoterra di Rakitic. Due gare contro l'Italia, due gol.

Se proprio vogliamo essere precisi, Mario ha già segnato anche contro la Juve nel ritorno dei quarti di finale della Champions League 2012/2013. Era l'anno del Treble del Bayern Monaco di Jupp Heynckes, quello che la Juve ha soltanto sfiorato quest'anno. Due indizi non fanno una prova, però, se le medie realizzative di Mandzukic saranno come quelle dei suoi illustri predecessori, a Torino già si sfregano le mani.

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