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Trapani, l’auto di Cosmi in fiamme: si sospetta una ritorsione dei tifosi

Al centro di feroci polemiche con la tifoseria, l’allenatore sta cercando di portare fuori dalla crisi un Trapani che ha più di una difficoltà di inizio stagione. Già la settimana scorsa Cosmi aveva sbottato: “Siamo soli, tutti contro. Bene così: quando tutto migliorerà non voglio nessuno sul nostro carro. Nessuno”. La polizia indaga sulla natura dell’incendio, forse di origine dolosa.
A cura di Alessio Pediglieri
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Magari è stato casuale, un semplice cortocircuito che ha provocato l'esplosione e l'incendio. Oppure no. Starà alle forze dell'ordine stabilirlo, ma intanto l'autovettura di Serse Cosmi, oggi allenatore del Trapani Calcio è andata in fiamme. Proprio in un momento in cui il club sta attraversando un periodo di forte crisi e contestazioni, a causa dei risultati considerati insoddisfacenti da gran parte dei tifosi. Dopo sole sette partite lo stesso tecnico è stato indicato come il primo dei responsabili e adesso, la fatalità della sua auto distrutta.

Un'Audi di grossa cilindrata che appartenente all’allenatore del Trapani Calcio, Serse Cosmi, è andata a fuoco intorno a mezzanotte davanti alla sua abitazione. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e la Squadra Mobile della Polizia che hanno subito ascoltato tutti i vicini che hanno parlato di due boati ravvicinati, provocati probabilmente dallo scoppio degli pneumatici, dovuti alla combustione. I Vigili del fuoco hanno impiegato circa mezz’ora per spegnere il rogo sul quale ovviamente sono in corso le indagini da parte dell’autorità competente, per accertare la natura dell’incendio, e capire quindi se si è trattato di un cortocircuito o di un atto doloso.

fonte: Twitter
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Il dubbio è legittimo perchè in questi giorni attorno al Trapani Calcio c'è aria pesante, di contestazione da parte delle frange più estreme della curva. L'obiettivo principale è ovviamente il tecnico che ha già fatto capire come la pensa in una conferenza stampa che non ha ammesso speculazioni: "La squadra va capita non contestata. Ho capito che siamo soli, nessuno è dalla nostra parte ma va bene così. Io oggi lavoro come sempre ma fra una settimana o un mese quando le cose miglioreranno non voglio nessuno sul nostro carro. E quando dico nessuno, è chiaro".

Parole dure, di spaccatura con la tifoseria che vorrebbe un cambio della guardia e lo ha manifestato nel peggiore dei modi, contestando apertamente allenatore e giocatori. Adesso questo atto, probabilmente di natura vandalica o fortuito. Ma con il sospetto che dietro vi sia purtroppo qualcosa di più.

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