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Tranquillo, Conte. Nessuno spara sul pianista

Il ct si sfoga in conferenza stampa: scopre che della Nazionale importa a pochi e soffre della sindrome d’accerchiamento per le critiche. “Siamo soli contro tutti”, dice. Ben svegliato Conte, ha capito che non è più alla Juve?
A cura di Maurizio De Santis
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Antonio Conte ha scoperto l'acqua calda: che la Nazionale importa a pochi e solo quando c'è la pausa di campionato; che stare seduto su quella panchina non è come allenare una squadra di club; che i club, quelli che storcono il naso e sbuffano quando i ‘loro' calciatori vengono convocati per amichevoli di cui a nessuno frega niente (tipo quella con l'Albania, ammantata di buonismo per Genova), mal tollerano le pretese del ct di turno; che pure lui, quand'era tecnico della Juventus, prediligeva l'interesse di parte (ricordate Vidal com'è stato spremuto prima del Mondiale?); che se percepisci un ingaggio di 6 milioni d'euro a stagione grazie alla munificenza dello sponsor almeno una comparsata a un Balotelli qualunque – che calza scarpe griffate – la devi concedere; che "soli contro tutti" e la storiella dei calciatori "sfaticati" sono accenti da conferenza stampa post-partita, post-critiche poi, vabbe', amen tornano il campionato, le chiacchiere da bar e chi se li ricorda più; che se proprio soffri di mal di pancia da frustrazione, allora fatti una scorta di Maalox e rassegnati; che se pensi "solo a lavorare" è meglio, vedrai che ti passa; che se ti chiedono di friggere il pesce con l'acqua (lo stato dell'arte e la cifra tecnica del calcio italiano) e credi d'essere più bravo di chi t'ha preceduto, allora friggi e sta zitto; che le critiche fanno parte del gioco e tre scudetti vinti con la Juventus ormai fanno parte del passato; che proprio perché li hai conquistati a Torino e coi bianconeri allora sei già antipatico a molti a prescindere; che se t'aspetti maggiore partecipazione e aiuto dai vertici federali è ora che ti svegli e la smetti di sognare… ma ti sei visto intorno? Chi dovrebbe aiutarti, quelle stesse persone che hanno affossato il calcio italiano per mancanza di progettualità, visione comune e adesso anche di soldi?; che "non sparate sul pianista" è il massimo dell'attenzione che puoi ricevere dal direttore della baracca; che le porte girevoli dei saloon le hanno inventate apposta al cinema per rendere più spettacolari le risse tra filibustieri, quelle in cui sguazza l'Italia del pallone. E tu, Conte, suona più forte, strimpella come nel vecchio West. Sta tranquillo, tanto nessuno spara sul pianista. E' solo folklore da bancone… una bevuta di whisky, un rigore non dato, la solita scazzottata davanti alla moviola e t'hanno già dimenticato.

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