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Totti vs Spalletti, da Vieri a Lippi: “Francesco deve fare ciò che vuole”

Della rottura tra il capitano e il tecnico dei giallorossi hanno parlato Bobo Vieri, il ‘Fenomeno’ Ronaldo, Marcello Lippi e Sinisa Mihajlovic. Vialli: “Mi sarei ritirato l’anno scorso”. Di Canio: “Vicenda triste e brutta”.
A cura di Alessio Morra
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Francesco Totti è stato messo alla porta da Luciano Spalletti. Nessuno avrebbe immaginato che questo sarebbe potuto mai accadere alla bandiera della Roma, che con i giallorossi gioca dal 1993 e con cui ha disputato la bellezza di 749 partite. Un’intervista concessa al Tg1 ha portato alla rottura definita tra l’allenatore e il capitano, che oggi è stato punito con l’esclusione dai convocati. Di questa vicenda ne parlano in parecchi, compreso Bobo Vieri, che al fianco di Totti ha disputato un Mondiale e un Europeo. L’ex bomber dell’Inter, intervistato da Sky Sport, ha preso le difese del suo vecchio amico: “Francesco sta ancora bene fisicamente, dipende sempre da lui. L’importante è che nessuno gli dica cosa fare, dipende da lui. Deve fare le sue scelte, se vuole andare all’estero va, se vuole rimanere a Roma resta. Qualsiasi decisione prenderà sarà quella giusta”. Come un democristiano d’altri tempi però Vieri non condanna nemmeno Spalletti: “Lo conosco molto bene, è un grandissimo tecnico, una grande persona e lavora molto bene”.

Il ‘Fenomeno’ Ronaldo, intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha parlato della vicenda Totti: “Ho vissuto anche io la sua stessa situazione. Nel 2002 chiesi al presidente di scegliere tra me e Cuper, la società però scelse l’allenatore”. Non si è espresso Marcello Lippi, amico di entrambi: “Non me la sento di esprimere un giudizio a 500 chilometri di distanza su quanto sta succedendo alla Roma, però posso dire che mi dispiace per entrambi”. Sulla questione ha rilasciato una dichiarazione anche Mihajlovic: “Rispetto Spalletti e sono amico di Totti. Nel calcio bisogna essere chiari. Qualcosa succederà, conoscendo Totti e la Roma, ma non so se in negativo o positivo. Ma alla fine del caso Totti non mi interessa molto”.

Da Vialli a Di Canio. "Penso che fossi stato in Totti avrei smesso di giocare l'anno scorso quando era ancora decisivo e integro – ha ammesso Vialli a Fox Sports -. E' stato il giocatore italiano più forte degli ultimi 30 anni ed è stato un errore parlare di rispetto nei confronti di Spalletti perché al di là della sua non titolarità Francesco è rispettato sempre da tutto l'ambiente". Rivale di sempre, Paolo Di Canio interviene nella vicenda: "La storia di Francesco Totti alla Roma è una storia importantissima, ma una vicenda così è brutta per tutti – spiega -. Non dovrebbe essere sopportato dalla società".

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