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Totti, primo giorno di scuola: cominciato il corso per diventare allenatore

L’ex capitano giallorosso ha preso parte al primo incontro per conseguire il patentino di base Uefa B. Il corso durerà sette settimane e la prima lezione tecnico-tattica è stata spiegata dal vice di Renzo Ulivieri.
A cura di Alberto Pucci
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Appese le scarpe da calcio al chiodo, Francesco Totti si è buttato nella sua nuova avventura da dirigente. Un ruolo che sta portando avanti con umiltà e con la volontà di mettere la sua esperienza al servizio della squadra di Di Francesco. Oltre all'incarico societario, l'ex bandiera giallorossa sta però pensando anche ad un futuro lontano da una scrivania e possibilmente più vicino ad una panchina. Ammesso in sovrannumero all’esame di tecnica calcistica, in qualità di campione del mondo, Totti ha infatti preso parte nelle scorse ore alla prima lezione del corso per allenatori che si è svolta a Trigoria. Posizionato in ultima fila e mischiato tra gli altri partecipanti, il "Pupone" ha ascoltato i consigli tecnico-tattici del relatore Biagio Savarese (vice del presidente dell’Assoallenatori Renzo Ulivieri) e preso appunti su un bloc-notes.

Il percorso per arrivare alla panchina

La strada per diventare "mister" è però ancora lunga. Gli incontri di Trigoria non sono che l'inizio. Il corso per prendere il patentino di base Uefa B, durerà infatti sette settimane e toccherà diversi argomenti come la metodologia dell'allenamento, la psicologia, la medicina sportiva, le carte federali, il regolamento di gioco e le lezioni di primo soccorso. Alla fine delle lezioni, Totti dovrà infine superare l'esame finale previsto per metà dicembre. Una volta passato il confronto con la commissione d'esame, potrà ottenere l'abilitazione per  guidare tutte le squadre giovanili, ad eccezione di quelle partecipanti al campionato Primavera, e tutte le prime squadre nei campionati organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti, inclusa la Serie D. Intanto in casa Totti la famiglia si è già abituata all'idea di vederlo, prima o poi, su una panchina: "Ha sempre detto di non volerlo fare – ha dichiarato la moglie Ilary Blasi, in una recente intervista – Però magari tra un anno o due cambia idea".

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