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Torricelli: “Il tridente del Barcellona? Si ferma solo con bombe e pistole”

L’ex terzino della Juventus esalta la forza d’urto del trio Neymar, Messi, Suarez che avrà vita non semplice però contro la difesa bianconera nella finale di Champions League.
A cura di Marco Beltrami
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Il successo sulla Lazio in Coppa Italia ha permesso alla Juventus di piazzare un già superlativo double. Un premio per una stagione che potrebbe diventare letteralmente da record, in caso di conquista della Champions League. E' partito il conto alla rovescia infatti per la sfida che vedrà impegnata la formazione di Allegri contro il Barcellona il 6 giugno a Berlino. Riuscirà il gruppo, la grinta, la determinazione e la fame della Juve ad avere la meglio sui "marziani" del Barcellona? E' questo il maggiore interrogativo in vista dell'ultimo atto della prestigiosa competizione continentale. A fare il punto sulla sfida ci ha pensato un ex calciatore che di finali di Champions (3 disputate, con una vittoria) se ne intende, ovvero Moreno Torricelli grande gloria della Juventus. Non ha usato mezzi termini l'ex esterno per esaltare le doti del trio offensivo blaugrana Suarez, Messi, Neymar che a suo giudizio si può fermare solo con le cattive: "Il tridente del Barcellona si ferma con bombe e pistole. Il Barcellona è favorito soprattutto per i suoi tre attaccanti e l'esperienza che ha in questa competizione. Però gli spagnoli dovranno stare attenti a questa Juve perché può creare problemi e renderà loro la vita difficile: non hanno nulla da perdere e i tifosi sono con loro".

Inevitabile un paragone tra la Juventus di Allegri e quella di Lippi che conquistò la Champions battendo l'Ajax ai rigori nel 1996: "Questa Juve assomiglia alla nostra, ha la stessa personalità e la stessa forza. Sanno quello che vogliono, tengono bene il campo e si sanno adattare al gioco degli avversari". La speranza di tutto il popolo bianconero è che la Vecchia Signora compia un'impresa epica collezionando uno storico triplete in quella Berlino che già registrò il successo dell'Italia di Lippi nei Mondiali del 2006.

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