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Torino femminile ritira squadra dal torneo: “Insulti omofobi e aggressione”

Il presidente Salerno pronto a denunciare il caso alla Procura Federale dopo il ko per 8-0 contro la Bruinese maschile. Il numero uno del club avversario smentisce tutto e annuncia querela.
A cura di Maurizio De Santis
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Una brutta storia che, se confermata dalla Procura Federale, getta l'ennesima ombra inquietante sul calcio giovanile. Questa volta l'episodio riguarda la formazione femminile del Toro, categoria Giovanissime. Il club granata ha deciso di ritirare la squadra da un torneo che si gioca a Giaveno (provincia di Torino) con motivazioni pesanti: "situazione gravissima di scherno e di atteggiamenti omofobici, che ha superato ogni limite di guardia", è stata questa la versione fornita dal presidente Roberto Salerno a margine della gara vinta per 8-0 dalla Bruinese maschile. Nel corso del match – ha denunciato il massimo dirigente in un lungo post su Facebook – le sue ragazze avrebbero subito "aggressione verbale e psicologica da parte di giocatori, dirigenti e tifosi avversari".

In relazione a quanto accaduto nella partita di ieri sera contro la Bruinese (maschile) il TCF intende tutelare le proprie ragazze da ogni aggressione verbale e psicologica da chiunque e ovunque sia messa in atto. La situazione gravissima di scherno e di atteggiamenti omofobici che ha superato ogni limite di guardia, ha condizionato la competizione sportiva turbando la sensibilità delle ragazze. Questi motivi hanno imposto alla Società di assumere questa precisa scelta affinché sia di monito e di insegnamento per tutto l’ambiente calcistico. (Il Presidente Roberto Salerno).

La Bruinese, chiamata in causa, attraverso il presidente Andrea Taramasco, è pronta a sporgere querela – come raccontato da La Stampa – contro quella che viene definita come diffamazione. La questione, però, rischia di non finire qui considerata la volontà del presidente Salerno di rivolgersi alla Procura Federale, come spiegato in un ulteriore post su Facebook.

Il Torino Calcio Femminile presenterà, nelle prossime ore, un esposto alla Procura Federale in quanto non intende far passare inosservate le gravissime discriminazioni omofobiche subite dalla Squadra Giovanissime (di età compresa tra i 13 e 15 anni) durante la partita giocata ieri contro la Bruinese (maschile), nel corso del Torneo di categoria di Giaveno. Secondo una precisa ricostruzione, la squadra avversaria, con i suoi Giocatori e Dirigenti nonché con la sua tifoseria hanno, ripetutamente, fatto oggetto le ragazze del TCF di gravissime espressioni omofobiche e di scherno che hanno obbligato i nostri Dirigenti a richiedere, addirittura durante la partita, l’intervento del Direttore di Gara. Questa condotta gravissima è iniziata prima della gara e si è protratta anche dopo il suo termine con il concorso di persone maggiorenni, condizionando gravemente il normale svolgimento di una competizione sportiva e turbando la sensibilità delle ragazze. Verrà richiesto l'intervento dei vertici della FIGC oltre che l'apertura di un immediata inchiesta della Procura Federale.

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