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Toni capocannoniere: “Mondiale? Prandelli ha già scelto”. La Lega di A nega la doppietta

Che beffa per Toni, la Lega di A annulla in secondo gol: “E’ autorete di Frison”. L’attaccante del Verona retrocesso a 19 gol in classifica marcatori. Ora è alle spalle di Immobile (21), ma resta uno degli attaccanti più forti e prolifici della Serie A. L’Hellas protesta e lo difende.
A cura di Maurizio De Santis
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Luca Toni, 20 gol. No, sono 19 per la Lega di A che, attraverso una nota pubblicata qualche ore dopo la (presunta) doppietta segnata al Catania, toglie una rete all'attaccante del Verona (la seconda) e motiva la decisione così: si tratta di autogol del portiere siciliano, Frison. "Per aiutarci nella decisione ci siamo serviti della camera in-out, posizionata in linea con la porta. Le immagini riviste al rallentatore chiariscono che dopo il colpo di testa del centravanti dell'Hellas Verona il pallone rimbalza sulla traversa e carambola sul corpo di Frison che lo spinge involontariamente nella propria porta. Sulla base della seconda precisazione del punto 1 delle ‘Linee Guida per l'assegnazione dei gol dubbi' viene quindi assegnata l'autorete a Frison. Il caso ricalca numerosi esempi del passato e quello recente di Genoa-Milan, col tiro di Motta carambolato su Abbiati ed autorete assegnata al portiere del Milan". Che beffa per il bomber scaligero.

Il comunicato del Verona. Il presidente Maurizio Setti, la società al completo, lo staff tecnico e i compagni di squadra, apprendono con grandissima amarezza e profondo dispiacere la decisione della Lega Calcio di privare il nostro attaccante, Luca Toni, del secondo gol, realizzato nella partita odierna contro il Catania. Per noi, per la famiglia Hellas Verona, per il popolo gialloblù e per chi ama il calcio, riteniamo che la rete sia da attribuire a Luca, anche in virtù delle immagini televisive che non offrono certezze sulla dinamica esatta della seconda realizzazione. Ci auguriamo, tuttavia, che questa decisione non pregiudicherà la corsa del nostro Luca al trono della classifica marcatori, perché questo sarebbe il premio più bello per una stagione fantastica, per lui e per il nostro club. Forza Luca, questo gol è tuo…e sono "129" in Serie A! Adesso ti restano tre partite per continuare a segnare e sognare!

A 36 anni Toni resta tra i più forti e prolifici cannonieri in Serie A. Mano che ruota vicino all'orecchio per festeggiare la doppietta alla sua maniera e poi la rabbia per la sostituzione. A risultato acquisito contro il Catania, Mandorlini gli ha risparmiato un quarto d'ora: capita anche a un bomber navigato come lui di prendere a male le decisioni dell'allenatore. Accostamento ingeneroso con Balotelli, che rispetto all'ex Bayern nulla ha vinto. Semmai, la stizza della punta scaligera richiama lo scatto di Higuain di qualche settimana fa. "Gli attaccanti sono fatti così – afferma il tecnico del Verona nel dopo gara, poi ci ripensa -. A mente fredda avrei dovuto lasciarlo in campo, però ho pensato alle prossime partite più importanti". La squadra di Pellegrino già spacciata, l'Hellas a un passo dall'Europa League grazie al ‘vecchio' attaccante della Nazionale che, dopo aver provato la grandezza della Bundesliga e di Berlino Mondiale, adesso si gode la bella vista che c'è dall'alto della classifica marcatori.

Panchina indigesta. "La rabbia per la sostituzione? Non avevo mai fatto una tripletta quest'anno, volevo farlo per regalare il pallone alla mia bambina  ha ammesso Toni a Sky Sport -. Ci tenevo molto, sono un attaccante, però ora è già tutto finito e penso già alla prossima partita. Prima non credevo alla classifica cannonieri, ora sono a 20 gol con Immobile e sarebbe qualcosa di straordinario a 36 anni".

Toni meglio di Balotelli del Milan. Lui a far da chioccia e a beneficiare di qualità e dinamismo delle giovani leve. Con Iturbe ha costituito un tandem micidiale: la velocità dell'argentino – che a fine stagione sembra destinato a lasciare i gialloblù – e l'esperienza dell'attaccante che di gol in carriera ne ha fatti 275 in 582 partite giocate finora. I 19 di questa stagione spingono il Verona l'Europa: una qualificazione incredibile, quasi un miracolo per una società che 2 anni fa era in B. "L'Europa? Non abbiamo niente da perdere, abbiamo tre partite toste e per noi sarà dentro-fuori. Saremo carichi, sappiamo di poter entrare nella storia, vedremo cosa succederà tra tre domeniche".

Nessuna illusione Mondiale. Il pubblico del Bentegodi gli ha tributato la standing ovation al momento dell'uscita dal campo. Un gol, un secondo e un terzo annullato tanto è bastato perché dalla Curva i tifosi scandissero: "Toni in Nazionale, Toni in Nazionale!". Lui, però, non coltiva più illusioni e sa bene che le scelte del ct Prandelli sono delineate. "Un messaggio a Prandelli? Non devo fare assolutamente niente, ha già fatto i preconvocati e non ci siamo né io né Francesco Totti, quindi dobbiamo metterci l'anima in pace".

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