Tifoseria spaccata: “L’Inter riveda la posizione su Icardi, pressioni ultrà inaccettabili”
Da un lato la Curva Nord, dall'altro i tifosi. In mezzo l'Inter e Mauro Icardi. Il mondo nerazzurro a poco più di 24 ore dal caso che sta facendo impazzire gli amanti del calcio non giocato, si ritrova fratturato. In più pezzi. E davanti a chi contesta, minaccia, intima c'è chi scrive una petizione e chiede firme per poterla inviare alla società, ai signori Zanetti Javier e Ausilio Piero, chiedendo loro di tornare sulle proprie decisioni, perché "Noi amiamo veramente l’inter e non vogliamo che simili atti minino il buon nome della squadra che amiamo" si legge nel lungo comunicato oggi apparso via internet.
Così, dopo gli applausi di gran parte dei presenti a San Siro, oggi Mauro Icardi incassa un altro appoggio da parte della tifoseria più moderata, lontana dalle curve e dallo spirito ultrà, dai loro comunicati rabbiosi e striscioni intimidatori. E' la maggioranza dei tesserati che vanno alo stadio ogni volta gioca l'Inter e che anche domenica pomeriggio contro il Cagliari non ha accettato di dare il fianco ai contestatori della Nord. Hanno fischiato, sì, ma la Curva quando ha esposto striscioni contro Icardi e hanno applaudito, sì, quando Icardi ha fallito il penalty, per rincuorarlo e sostenerlo in uno dei momenti più difficili della sua carriera.
E' quella parte di tifo che spesso resta in silenzio, non interviene nelle dinamiche societarie, critica, commenta, si esalta e tifa, ma rifiuta e allontana qualsiasi eccesso, soprattutto se proveniente dalla frangia più calda, la Curva e gli ultrà. Davanti a quanto sta accadendo a Mauro Icardi, fino a prova contraria capitano e attaccante nerazzurro, i tifosi hanno voluto far sentire la propria voce, attraverso una petizione on line in cui si chiede espressamente alla società di prendere le distanze dagli atteggiamenti inqualificabili della Nord.
Noi tifosi interisti e uomini di buon senso ripudiamo le aberranti gesta della curva nord del giorno 16/10/16 ai danni del calciatore Icardi Mauro, dal comunicato mattutino ai disordini serali. Riteniamo che sia INACCETTABILE attaccare con quei toni un tesserato della NOSTRA società, nonché nostro giocatore simbolo e capitano, semplicemente perché ha riportato la sua versione degli avvenimenti di Reggio Emilia del 01/02/15 al termine della partita Sassuolo-Inter, versione tra l’altro confermata da testimoni oculari e da registrazioni televisive. Riteniamo che il ragazzo sia stato imparziale nella sua esposizione, sottolineando i suoi errori, scusandosi per la frase estremamente discutibile pronunciata dopo i fatti di Reggio Emilia e spiegando la stessa, sottolineando come non fosse sua intenzione colpire l’istituzione della curva nord, bensì gli ipotetici squilibrati che sarebbero potuti andare sotto casa sua (cosa che alla fine, purtroppo, è accaduta). Chiediamo inoltre ai signori Ausilio Piero e Zanetti Javier Aldemar e alla società tutta di rivedere le posizioni espresse nel post partita di Inter-Cagliari. Noi amiamo veramente l’inter e non vogliamo che simili atti minino il buon nome della squadra che amiamo. Forza Inter sempre, i tifosi”.
Uno sfogo che non potrà passare inosservato in dirigenza. Soprattutto da chi si è riempito la bocca con la oramai famosa frase "i tifosi vanno rispettati": Javier Zanetti, vicepresidente nerazzurro, non può restare asettico davanti a queste richieste. Perché vorrebbe dire sbagliare due volte e perseverare in una presa di posizione prematura, preconcetta ed errata.
