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Thomas Lintozzi, il tifoso giallorosso che ha raccolto il pallone di Francesco

Il tifoso giallorosso che ha avuto l’onore e la fortuna di raccogliere il pallone lanciato da Totti in tribuna nel giorno dell’addio al calcio giocato ha confessato di aver resistito alle lusinghe (anche economiche) di chi lo ha contattato: “Non cederò la palla per niente al mondo, per me è sacra”
A cura di Alessio Pediglieri
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A dire che è stato fortunato gli si fa un complimento: Thomas Lintozzi è il fortunato per eccellenza, da domenica pomeriggio, da quando Francesco Totti ha scagliato per l'ultima volta un pallone dal campo dell'Olimpico alla Curva Sud, una sfera che è finita nel settore dove il ragazzo stava assistendo all'addio al proprio Capitano e che Thomas ha raccolto, tra mille anime, eletto dalla dea Bendata. E' lui l'eletto tra i tifosi giallorossi, colui che conserva la palla più preziosa al mondo, quella con la scritta "Mi mancherai" rivolta alla curva, dal valore inestimabile.

Baciato dalla Dea Bendata – Proprio per questo, il giovane Thomas non se ne separa più, di giorno, di notte. Molti hanno provato a chiedergliela, a convincerlo di venderla, farci soldi – pesanti – su un pallone divenuto in pochi istanti cimelio storico dal valore economico a tanti zeri. Ma Lintozzi sembra aver resistito ad ogni lusinga forte del porprio amore verso il Capitano che non tradirebbe per nulla al mondo.

Emozione indescrivibile – Le parole del giovane tifoso giallorosso hanno fatto il giro del web e del calcio: "Ancora non ci credo. Prendere quel pallone è stata un’emozione unica, sono passato dalle lacrime al sorriso in un solo istante -dice il tifoso alla Gazzetta dello Sport –  Sono innamorato di Francesco, ho cominciato a seguire il calcio quando lui indossava la fascia da capitano. Ora raccogliere il suo ultimo pallone calciato è una cosa bellissima, indescrivibile".

Icona sacra – In centinaia volevano quel pallone, che sarebbe potuto finire ovunque all'interno dello stadio e che ora è nelle sue braccia. In tantissimi lo hanno contattato per offrire qualsiasi cifra, ma il ricordo ha un valore inestimabile e il giovane tifoso ha rifiutato tutte proposte: "Non lo lascio neanche per dormire, non me ne separerò mai. Per me è sacro" ha confermato Thomas che quel pallone lo cura come il suo capitano ha curato per oltre un ventennio, la Roma.

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