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Tevez con l’Argentina: “Io accanto a Messi, il migliore al mondo”

L’Apache non indossava la maglia dell’Albiceleste dal luglio del 2011: l’ultima volta fu in Coppa America, quando sbagliò un rigore contro l’Uruguay. Il ct Martino lo ha convocato per l’amichevole con la Croazia.
A cura di Maurizio De Santis
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Il periodo di esilio è terminato. Carlitos Tevez torna in nazionale, indosserà la maglia dell'Argentina dopo a oltre 3 anni di distanza dalla sua ultima apparizione che fu a luglio del 2011. Data ferale per l'Albiceleste e per l'Apache che venne bandito dalla Seleccion a margine di una Coppa America finita male, con un calcio di rigore sbagliato e una cocente eliminazione a tutto vantaggio dei rivali uruguaiani. La maglia bianconera della Juventus deve avergli portato bene fino a spezzare l'incantesimo quest'anno: 10 gol in 14 gare giocate, di cui 8 in campionato (ha agganciato in cima alla classifica marcatori Callejon del Napoli, 8 reti) e un paio in Champions. La doppietta realizzata contro il Parma è stata la classica ciliegina sulla torta e la rete alla Maradona (come l'hanno ribattezzata i giornali argentini) il modo migliore per festeggiare una chiamata che attendeva da tempo: il nuovo ct, Gerardo ‘Tata' Martino, è stato di parola e gli ha tenuto una porta aperta. Quella di Carlitos apre direttamente sull'amichevole in programma mercoledì sera a Londra contro la Croazia (avversaria dell'Italia nel girone di qualificazione all'Europeo 2016).

L'attaccante della Juve non si fa illusioni. E' già tanto essere riuscito a rientrare nel giro della nazionale. Se giocherà? Non è questo che conta adesso… "Non sono uno sciocco – ammette Tevez, assediato dai cronisti -. Ero perfettamente cosciente del fatto che prima non ci fossero le condizioni per tornare. Ora, però, la convocazione non mi ha meravigliato perché sto giocando bene. Fisicamente sono a posto e sento felice anche per i gol che sto segnando. La nazionale mi mancava e questa convocazione per me ha un valore speciale". Ritroverà Lionel Messi e ha solo parole dolci per il quattro volte Pallone d'Oro del Barcellona: "Fa sempre piacere giocare con il numero uno del mondo. Ho sempre detto che è il migliore". Amen.

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