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Tavecchio: “Goal technology anche in A dal 2015”

Nel prossimo consiglio federale verrà presentata una proposta per valutarne costi ed attuazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il presidente federale Carlo Tavecchio "apre" alla tecnologia: per la prima volta, c'è ance una data in cui potrebbe partirne l'utilizzo in Serie A, vale a dire per il prossimo campionato. L'annuncio lo ha dato lo stesso presidente federale, spiegando la sua idea di portare al prossimo consiglio il progetto sulla "goal line technology", vale a dire la tecnologia che può evitare il fenomeno sempre più diffuso dei cosidetti gol fantasma. "Apriremo il fronte tecnologia nel prossimo consiglio federale, porterò una proposta alla commissione tecnica che valuterà costi ed attuazioni", ha detto Tavecchio intervistato da "La politica nel pallone", in onda su Gr Parlamento, "la tecnologia non può rimanere fuori dal calcio, gli strumenti per chiarire i casi di gol fantasma si sono dimostrati affidabili".

La parola finale, ovviamente, spetterà alla FIFA, da sempre scettica sull'argomento. Ma Tavecchio rassicura: "Al momento non dipende da noi, ma è stata inoltrata un'istanza relativa alla proposta per l'uso della tecnologia nel monitoraggio della linea dell'area di rigore alla federazione internazionale". Insomma, qualcosa si inizierebbe davvero a muovere: il primo passo sarà valutare infatti i costi di questa innovazione: "Per monitorare diciotto campi servono tra i 4 ed i 4,5 milioni di euro", ha aggiunto, "circa 200mila euro a campo, più o meno. Dai diritti televisivi arriveranno 1,2 miliardi. Siamo in un momento delicato, con il CONI che ha ridotto di 25 milioni di euro i contributi destinati al calcio, e siamo in difficoltà a reperire i fondi. In ambito federale", ha aggiunto, "la spesa più alta è quella arbitrale, che equivale ad un terzo del bilancio. Portogallo, Spagna, Inghilterra e Francia non hanno gli arbitri di porta: ci sono in Italia e in altre 18-19 piccole federazioni europee", ha concluso Tavecchio. Insomma, dal prossimo anno forse anche la Serie A avrà uno strumento in più per contrastare le polemiche, così come è stato deliberato già in Germania per la Bundesliga.

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