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Tavecchio “cavalca” il caso Totti: per Spalletti c’è pronta la panchina azzurra

I dissapori con la piazza romana, in seguito al caso Totti, hanno colpito il tecnico di Certaldo che potrebbe anche decidere di non continuare la sua esperienza in giallorosso. Nell’eventualità, il presidente della Figc potrebbe muoversi per portarlo in azzurro.
A cura di Alberto Pucci
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A poche giornate dal termine del campionato, la tifoseria della Roma continua ad interrogarsi sul futuro di Francesco Totti. In attesa di una risposta definitiva, che dovrebbe arrivare a fine maggio dopo il ritorno in Italia del presidente James Pallotta, cresce intanto il dissenso nei confronti di Luciano Spalletti: colpevole, secondo il popolo romanista, di lesa maestà nei confronti del capitano giallorosso. I tre gol segnati dal "Pupone", nelle ultime due giornate di Serie A, hanno inoltre rinforzato la posizione del giocatore che ha dimostrato a tutti, in primis al suo allenatore, di essere ancora un giocatore decisivo nonostante la carta d'identità e la prossima festa di compleanno per i suoi 40 anni. Le polemiche che hanno colpito Spalletti, secondo il "Messaggero", potrebbero cosi indurre il tecnico a lasciare clamorosamente l'incarico accettato pochi mesi e nonostante il contratto firmato fino al giugno 2017: una decisione clamorosa che potrebbe anche essere colta al volo da Tavecchio per risolvere il problema della panchina della Nazionale.

La strategia della Federazione

Come riportato dal quotidiano romano, il presidente della Figc sarebbe alla finestra e pronto a scendere in campo per arruolare il tecnico di Certaldo. Se sarà Totti ad uscire vincitore dal braccio di ferro con Spalletti e Pallotta, Tavecchio potrebbe "cavalcare" il malumore dell'ex allenatore dello Zenit e convincerlo a sedersi sulla prestigiosa panca azzurra. Dire di no all'opportunità di condurre l'Italia versi i mondiali del 2018 sarebbe davvero difficile per il 57enne mister toscano che, alla vigilia dello scorso match contro l'Inter, aveva proprio dichiarato di sentirsi pronto e di accettare volentieri l'eventuale incarico di successore di Antonio Conte. La guerra fredda che ha colpito il centro sportivo di Trigoria, ha dunque messo in imbarazzo l'intera tifoseria: spaccata e divisa a metà, tra chi vorrebbe la testa dell'allenatore e chi il pensionamento anticipato di una delle ultime bandiere del calcio italiano.

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