Talento precoce e personalità, Sanches ricorda Pogba ma somiglia a Seedorf
Veder giocare Renato Sanches in questo Europeo 2016 è un continuo deja-vù. Lo guardi ed esteticamente sembra un figlio della scuola olandese di fine anno '90, un incrocio tra il primo Seedorf e Davids. Poi comincia a giocare e serve un taccuino per non perdere il conto delle azioni in cui mette il piede o le giocate determinanti sui due lati del campo. Ma anche a un occhio meno attento non saranno sfuggite quelle determinanti per il passaggio del turno del Portogallo. Ripercorriamole insieme: entra nelle battute finali di Portogallo-Croazia e, come fosse la cosa più naturale, guida l'azione da cui scaturisce il gol qualificazione; si guadagna una maglia da titolare in Polonia-Portogallo, segna la rete del pari e poi il secondo rigore della serie. E nella mente di chi lo guarda la domanda è sempre una: "Dove l'ho già visto?".
Facile, dalle parti di Torino o in maglia blues. Sì, perché un talento così precoce non si vedeva dai tempi, sia pur recenti, del ratto di Paul Pogba da parte della Juventus ai danni del Manchester United. Pogba, di quattro anni più grande (classe '93), ha cominciato a mettersi in luce a un'età appena più matura del collega. Nel 2011-2012 per lui solo tre presenze nello United, ma dalla stagione successiva in bianconero con Conte diventa un tassello imprescindibile e in estate guida la Francia anche alla vittoria del Mondiale Under 20.
Percorso diverso per Sanches che, a 19 anni ancora da compiere, ha già una stagione da titolare con il Benfica, una decina di gare e un gol con la nazionale maggiore e un contratto in tasca con il Bayern Monaco, dove ad attenderlo dalla prossima stagione ci sarà quel gran maestro di calcio – ed ex centrocampista – di Carlo Ancelotti. Ma le similitudini tra i due talenti non finiscono certo qui.
Ci sono diversi tratti che accomunano i due oltre la precocità: pensiamo alla personalità, al coraggio, alla sfacciataggine e alla voglia di imporsi ad alti livelli senza guardare la carta d'identità, anzi facendone un ulteriore elemento di spinta per la sua voglia di emergere. Le similitudini, però, finiscono qui perché fisicamente e da un punto di vista tecnico e tattico stiamo parlando di due giocatori diversi. Il francese, più alto (191 contro 176 cm) e più pesante (84 contro 75 kg), fa di leve lunghe, strapotere fisico e mezzi tecnici i suoi principali punti di forza; il portoghese è più un motorino di centrocampo, che fa della corsa e del recupero palloni i suoi elementi chiave. A voler spendere un ulteriore paragone, c'è da richiamare nuovamente il primo Seedorf visto con Ajax e Sampdoria. A farlo crescere ulteriormente ci penserà Ancelotti…
