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Tacconi: “Juve favorita, nel Napoli non c’è un altro Diego Maradona”

L’ex numero 1 bianconero e della Nazionale ricorda la punizione-beffa del Pibe, tra le sue più belle reti in Italia. Ma ritiene la Juve prima favorita. E si augura un match in cui scenda in campo un ‘arbitro con le palle’, per evitare dietrologie e polemiche.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sfida tra Juventus e Napoli di sabato sera oramai è il tema portante di questi giorni di calcio. Chi vincerà avrà dalla sua le maggiori percentuali di poter puntare al tricolore, chi perderà dovrà accettare la superiorità avversaria e attendere qualche futuro passo falso altrui per tentare di recuperare il terreno perduto. All'interno di tutto ciò, storie, aneddoti, sfide di oggi e di un passato più o meno lontano che riaffiorano alla mente ogni volta che il calcio propone un big-match dagli alti contenuti sportivi. Come quella volta in cui Diego Armando Maradona siglò una delle più straordinarie reti delle sfide tra i bianconeri e gli azzurri. Lo scenario era differente da quello di sabato sera, si era al San Paolo, ma poco conta. Conta invece che oggi, un altro Maradona il Napoli non ce l'ha e  – come sottolinea Stefano Tacconi, portiere superato da quella splendida beffa, è un bene per la Juventus.

Juve favorita – Sicuramente un altro Maradona il Napoli di Sarri oggi non ce l'ha ma ha un giocatore che però va a braccetto col Pibe, trascinando gli azzurri a record e primati che erano stati dimenticati nel tempo. E' Gonzalo Higuain, argentino come Diego, letale in questo momento, ancor più di Maradona. Ma per Stefano Tacconi potrebbe non essere sufficiente perché la Juve capitoli davanti al proprio pubblico: "Non sarà una partita decisiva per il titolo ma potrebbe avere un risvolto psicologico importante. Se dovesse vincere la Juventus  – racconta a ItaSportPress l'ex numero 1 bianconero – il Napoli potrebbe crollare mentre in caso di successo dei campani la mia ex squadra saprebbe incassare meglio il colpo.  E' la Juventus la favorita per lo scudetto".

Arbitri con le palle – Anche perché in campo nessuno potrebbe inventarsi le magie di Diego: "Trent’anni fa mi fece gol Maradona e non uno qualsiasi quindi non ho nessun rammarico per essere stato beffato da pochi metri. Sabato prossimo giocatori come lui in campo non ce ne sono, quindi Buffon potrà stare più tranquillo. Per sabato però serve un arbitro con le palle come Agnolin o Casarin che ai miei tempi riuscivano con personalità e carisma a gestire match importanti. Oggi c'è Rizzoli che potrebbe essere quello giusto per la partita di sabato.”

Allegri, Sarri e Moggi – Tacconi si sofferma anche sulla sfida Allegri-Sarri, la conferma contro la novità. Aspetti ancor più importanti rispetto alle dietrologie di poteri occulti o grandi disegni: "Sarri rappresenta la novità ed è stato bravo a trasmettere in poco tempo il suo pensiero tattico al Napoli. Ma è presto, è giusto giudicarlo a fine corsa, non oggi. Allegri ha dimostrato tante qualità ed ha una squadra predisposta alla vittoria, è sicuramente favorito. Si dice che il Napoli ai miei tempi aveva maggior peso politico perché a Roma c'erano molti ministri campani. Ma noi avevamo Luciano Moggi uno che sapeva bene gestire il potere. La realtà è che rispetto ad oggi c’era più passione e più senso di appartenenza".

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