Tacconi: “Il Napoli ci rubò la Coppa Uefa. Maradona? L’ho reso famoso io”

Napoli-Juventus non è mai una partita come tutte le altre all’ombra del Vesuvio. Il passaggio del ‘Pipita’ in bianconero rendeva ulteriormente pepata la sfida del San Paolo, e le polemiche prodotte dalla semifinale d’andata di Coppa Italia hanno arroventato il clima. Ad aggiungere benzina sul fuoco ci ha pensato anche Stefano Tacconi, ex portiere che ha difeso i pali della Juventus dal 1983 al 1992. L’ex numero uno è tornato con la mente al 1989 e ha detto che il Napoli ebbe qualche aiutino nel quarto di finale della Coppa Uefa con la Juve, che dopo aver vinto 2-0 all’andata al San Paolo perse 3-0 dopo i tempi supplementari:

Gare ravvicinate? Successe anche un’altra volta, quando il Napoli ci rubò la Coppa Uefa ai tempi di Moggi. Gli arbitri mangiavano la pizza a Mergellina. Solo alla Roma Moggi non è riuscito a rubare. Quello di Coppa Italia è il match più importante, ci sono tate gufate contro noi juventini, ma non ce ne sbatte le palle.

Tacconi, ridendo, ha parlato anche della famosa punizione di Maradona, che segnò in modo magico in una sfida di campionato: “La famosa punizione di Diego dell’85? Io l’ho reso famoso, se non gli facevo fare quel gol chi lo ‘cagava’?. Se la paravo avrei preso 9 in pagella, ma alla fine l’ho fatta passare”.

Nell’intervista a Radio Kiss Kiss l’ex nazionale ha già assegnato il campionato ai bianconeri: “La Juventus ha già vinto lo scudetto, sono talmente forti mentalmente…Non lasciano nemmeno la coppa del nonno. Mettono in campo l’odio che deriva dal 2006.”, e ha dichiarato che in Champions sarà dura per il Barcellona perché la squadra di Allegri ha tutto per passare il turno: “Il Barcellona tremerà molto rispetto alla finale di Berlino, la squadra è costruita per vincere, ma alla fine vince sempre il migliore”.

Infine da ex portiere ha parlato ancora di Donnrumma, che è già un fenomeno ma che per Tacconi potrà crescere ulteriormente se giocherà le coppe europee:

Ho ricevuto minacce quando ho detto che andava alla Juventus. Lui crescerà solo se il Milan farà le coppe, che sono fondamentali per fare esperienza. Ha detto che è il suo procuratore a decidere, questo è già un segnale. Dopo i Mondiali in Russia prenderà il posto di Buffon in Nazionale.